Il TAR ha affrontato un caso legato al mancato rispetto dei termini di soccorso istruttorio da parte di una società richiedente una concessione demaniale. La questione è nata quando la ricorrente, per problemi informatici sulla piattaforma di invio, ha ricevuto dall’Amministrazione una richiesta di integrazione documentale entro cinque giorni, pena l’improcedibilità della domanda. Pur rispettando il termine, la documentazione è stata inviata a un indirizzo PEC errato, per un errore di digitazione. Questo ha impedito la ricezione da parte dell’Amministrazione e ha portato alla dichiarazione di improcedibilità. La ricorrente ha contestato il provvedimento, ritenendo l’errore un semplice disguido materiale. Il TAR ha respinto le argomentazioni, sottolineando che l’errore era evitabile con un controllo sulle ricevute di accettazione e consegna della PEC (Sentenza n. 1321/2024 TAR Puglia).