I residui attivi risultanti dai rapporti con il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) devono essere inclusi nel calcolo del fondo per i crediti di dubbia esigibilità. La Corte dei conti delle Marche, esaminando i bilanci preventivi e consuntivi di un Comune (deliberazione n. 9/2025), ha fornito chiarimenti utili sulla corretta identificazione delle entrate da includere nel Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (Fcde).