Negli enti pubblici la corretta gestione delle risorse passa attraverso sistemi contabili che rispondono a finalità differenti ma complementari. I due strumenti principali sono la contabilità finanziaria e la contabilità economico patrimoniale. Comprenderne le peculiarità e le differenze è fondamentale per garantire trasparenza, responsabilità e capacità di programmazione. In questo articolo analizziamo le differenze tra contabilità finanziaria ed economico patrimoniale, con particolare attenzione agli effetti che queste hanno sulla gestione degli enti.

Differenze tra contabilità finanziaria ed economico patrimoniale
La principale differenza tra contabilità finanziaria e contabilità economico patrimoniale sta nel fatto che rispondono a logiche diverse:
Contabilità finanziaria
È il sistema che rileva le entrate e le spese secondo il principio della competenza finanziaria, nel rispetto del principio autorizzatorio. Il suo scopo è verificare che le spese siano compatibili con le risorse disponibili e autorizzate dagli organi competenti. È quindi uno strumento di controllo della regolarità e legalità della gestione, che tutela l’equilibrio del bilancio pubblico.
Contabilità economico patrimoniale
È finalizzata a rappresentare la situazione complessiva dell’ente attraverso la registrazione di costi, ricavi, crediti, debiti e patrimonio. Si basa sul principio della competenza economica e consente di misurare la sostenibilità delle scelte, andando oltre la sola dinamica finanziaria.
Le differenze tra contabilità finanziaria ed economico patrimoniale non sono quindi meramente formali: la prima guarda alle disponibilità delle risorse per autorizzare programmi di spesa e agli equilibri di spesa, la seconda misura l’impatto economico e patrimoniale delle decisioni.
Perché la doppia contabilità è necessaria negli enti pubblici
Negli enti pubblici, le due contabilità non si escludono, ma si completano.
La normativa prevede infatti che alla contabilità finanziaria si affianchi quella economico patrimoniale, in modo da fornire una rappresentazione più completa e trasparente della gestione, con finalità conoscitiva.
I motivi di questa scelta sono principalmente tre:
- Legalità e controllo: la contabilità finanziaria garantisce che non vengano superati i limiti autorizzati dal bilancio approvato.
- Trasparenza e responsabilità: la contabilità economico patrimoniale rende evidente come le risorse incidano sul patrimonio pubblico.
- Programmazione di lungo periodo: solo l’integrazione dei due sistemi consente di valutare sia la sostenibilità finanziaria che quella economica delle politiche pubbliche.
Contabilità economico patrimoniale enti locali e pubblici
La riforma contabile del D.Lgs. 118/2011 ha reso obbligatoria anche negli enti locali la tenuta della contabilità economico patrimoniale.
Nel settore pubblico, la contabilità finanziaria assicura il rispetto dei vincoli di bilancio, mentre la contabilità economico patrimoniale offre una fotografia più ampia e veritiera della gestione.
L’unione delle due consente di analizzare non solo se la spesa è stata autorizzata, ma anche quali effetti abbia prodotto sul patrimonio e sulla qualità dei servizi.
Gli enti pubblici, attraverso questo strumento, possono rilevare la consistenza del patrimonio, gli ammortamenti, i crediti e i debiti. In questo modo è possibile comprendere come l’attività amministrativa influenzi la stabilità economica e la sostenibilità futura delle scelte politiche.
Differenze tra contabilità finanziaria ed economico patrimoniale: gli effetti economici
Gli effetti economici delle differenze tra contabilità finanziaria ed economico patrimoniale degli enti locali emergono chiaramente quando si analizzano le conseguenze delle decisioni pubbliche.
- La contabilità finanziaria mostra se una spesa è compatibile con il bilancio approvato.
- La contabilità economico patrimoniale mette in evidenza l’effettivo impatto economico e patrimoniale, come l’incremento o la riduzione del patrimonio netto o la variazione dei costi di gestione.
Questa integrazione consente agli enti pubblici di valutare se le politiche adottate producono benefici duraturi e se le risorse sono state utilizzate in modo efficiente.
Conclusioni
Le differenze tra le due contabilità negli enti pubblici non sono tecnicismi contabili, ma strumenti fondamentali di trasparenza e responsabilità.
- La contabilità finanziaria garantisce il rispetto delle regole di bilancio.
- La contabilità economico patrimoniale consente di misurare gli effetti economici e patrimoniali delle scelte.
Insieme offrono una visione completa della gestione pubblica, permettendo di conciliare il controllo delle risorse disponibili con la valutazione della sostenibilità economica.
Comprendere le contabilità finanziaria ed economico patrimoniale differenze significa quindi leggere con maggiore consapevolezza i bilanci pubblici e avere strumenti più efficaci per valutare le politiche e il loro impatto sul patrimonio collettivo.