I prossimi anni della finanza pubblica non saranno facili, il Piano strutturale di bilancio atteso oggi all’approvazione ufficiale in consiglio dei ministri prospetta una maxi-correzione da 24-26 miliardi in due anni per portare il deficit al 2,7% nel 2026. Ma tutto questo non si tradurrà in tagli diretti a Regioni ed enti locali, e nemmeno alla sanità che avrà dalla manovra un piccolo stanziamento aggiuntivo.