A partire dalla rilevazione dati 2023, cambia l’approccio per la compilazione delle informazioni relative ai servizi pubblici locali gestiti in forma associata (come Unioni di comuni, Comunità montane, convenzioni e consorzi). Fino al 2022, i comuni che delegavano completamente la gestione dei servizi a una forma associata non dovevano compilare alcune sezioni specifiche del questionario (Quadro C e Quadro M), in quanto i dati venivano forniti dall’ente capofila o dall’Unione stessa.
Con la nuova metodologia, ogni comune è ora obbligato a indicare direttamente i dati relativi ai servizi svolti sul proprio territorio, anche se realizzati da un soggetto associato. In altre parole, ciascun comune dovrà riportare nel questionario la somma di ciò che viene svolto direttamente e ciò che viene svolto per suo conto dalla forma associata.
Per semplificare, nei quadri C e M è ora presente un’unica colonna in cui devono confluire tutte le informazioni, eliminando la distinzione tra servizi svolti “dal comune” e “dalla forma associata”. Questa modifica rende necessario un maggiore coordinamento tra enti, ma garantisce una rappresentazione più precisa dei servizi effettivamente erogati su ciascun territorio comunale.
Le forme associative continueranno a compilare i propri moduli. In particolare, indicheranno nel Quadro B i comuni serviti e nel Quadro M il dato totale dei servizi erogati, sempre in un’unica colonna.
Per quanto riguarda il modulo contabile, non ci sono cambiamenti: deve essere compilato con le stesse modalità precedenti.
Una novità significativa riguarda il Quadro X, dove, per migliorare la stima della spesa sociale, si chiede ora di specificare:
Con la nuova metodologia, ogni comune è ora obbligato a indicare direttamente i dati relativi ai servizi svolti sul proprio territorio, anche se realizzati da un soggetto associato. In altre parole, ciascun comune dovrà riportare nel questionario la somma di ciò che viene svolto direttamente e ciò che viene svolto per suo conto dalla forma associata.
Per semplificare, nei quadri C e M è ora presente un’unica colonna in cui devono confluire tutte le informazioni, eliminando la distinzione tra servizi svolti “dal comune” e “dalla forma associata”. Questa modifica rende necessario un maggiore coordinamento tra enti, ma garantisce una rappresentazione più precisa dei servizi effettivamente erogati su ciascun territorio comunale.
Le forme associative continueranno a compilare i propri moduli. In particolare, indicheranno nel Quadro B i comuni serviti e nel Quadro M il dato totale dei servizi erogati, sempre in un’unica colonna.
Per quanto riguarda il modulo contabile, non ci sono cambiamenti: deve essere compilato con le stesse modalità precedenti.
Una novità significativa riguarda il Quadro X, dove, per migliorare la stima della spesa sociale, si chiede ora di specificare:
- le entrate da parte dello Stato ricevute direttamente dall’ente, destinate alle funzioni sociali e al servizio di asili nido;
- la quota di queste entrate trasferita all’Ambito Territoriale Sociale (ATS);
- analogamente, anche per le entrate regionali, è stato introdotto un campo per indicare la parte destinata all’ATS, limitatamente alle funzioni di istruzione pubblica, sociali e asili nido.
Questo nuovo modello di rilevazione punta a migliorare la qualità, la trasparenza e la coerenza dei dati tra gli enti, ed è in linea con le buone pratiche già adottate nelle recenti attività di rendicontazione e monitoraggio.