Il Decreto Legislativo 175/2016 (art. 11, commi 2 e 3) stabilisce che le società a controllo pubblico devono, di norma, essere guidate da un amministratore unico. Le assemblee possono derogare a questa regola, nominando un Consiglio di Amministrazione (CdA) con tre o cinque membri, ma solo se giustificano questa scelta in una delibera. La motivazione deve essere solida, basata su ragioni di adeguatezza organizzativa e sul contenimento dei costi. Tali delibere vanno poi trasmesse alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).