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I commercialisti della
pubblica amministrazione

Argomento: Partecipate

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28 Novembre 2025

Il Consiglio Nazionale dei commercialisti ha pubblicato il documento “L’individuazione del Titolare Effettivo nella Pubblica Amministrazione e nelle Società a partecipazione pubblica”, un’analisi completa e sistematica dedicata a una delle tematiche più delicate e attuali nell’ambito della normativa antiriciclaggio e della trasparenza amministrativa.

20 Novembre 2025

La società in house, pur costituendo una longa manus dell’amministrazione controllante sul piano organizzativo, è una vera e propria società di natura privata, dotata di una sua autonoma soggettività giuridica rispetto all’ente pubblico socio, con conseguente assoggettamento alle regole di diritto comune in campo societario, ex art. 1, comma 3, del d.lgs. 19 agosto 2016, n. 175; ha quindi carattere privatistico sul piano dello status generale, venendo considerata enti pubblico solo in quei settori in cui vi sia una norma espressa ed eccezionale di equiparazione ai soggetti pubblici.

18 Novembre 2025

Entro il 31 dicembre 2025, le Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 2, comma 1, lett. a), del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 (Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica – TUSP) devono approvare il provvedimento di revisione periodica delle partecipazioni societarie detenute al 31 dicembre 2024, nonché la relazione sull’attuazione del precedente piano di razionalizzazione, riferito alle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2023 (art. 20, commi 1, 2 e 4, TUSP).

18 Novembre 2025

La legge annuale sulla concorrenza arrivata alle battute finali del proprio cammino parlamentare prevede, tra le altre cose, un ulteriore rafforzamento delle disposizioni relative al decreto di riordino dei servizi pubblici locali (Dlgs 201/2022) in materia di ricognizione. Le novità prendono le mosse dal monitoraggio delle relazioni degli enti all’Antitrust e recepiscono gran parte delle proposte della Autorità concentrandosi in primo luogo sull’articolo 30 del decreto, che tratta le verifiche periodiche sulla situazione gestionale dei servizi pubblici locali.

14 Novembre 2025

La possibilità per un Comune di mantenere una partecipazione sociale in una società mista pubblico-privata che eroga servizi strumentali, soprattutto se la sua gestione prevede un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti, deve essere concretamente verificata dall'Ente.

06 Novembre 2025

L'obbligo per gli enti locali di allegare al rendiconto una nota informativa specifica, previsto dall'Articolo 11, comma 6, lettera j, del D.Lgs. n. 118/2011, risponde a principi di buona amministrazione e di veridicità contabile sia per l'ente che per i suoi organismi partecipati (come ribadito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 239/2012). Tale nota deve contenere i risultati della verifica incrociata dei crediti e debiti reciproci con i propri enti strumentali e le società controllate o partecipate.

04 Novembre 2025

Il voto di fiducia in Senato probabilmente chiude la discussione in materia di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2025 e può quindi considerarsi definitiva, salvo il necessario passaggio alla Camera. La norma resta ovviamente nel solco degli adempimenti Pnrr, e prevede, tra le altre disposizioni, un ulteriore rafforzamento delle disposizioni relative al decreto di riordino dei servizi pubblici locali (Dlgs 201/2022) in materia di ricognizione.

27 Ottobre 2025

La Corte dei Conti, Sezione di Controllo per la Lombardia, con la delibera n. 336/2025/PAR, ha esaminato la richiesta di parere di un Comune circa l'impatto della qualificazione del servizio di gestione della farmacia comunale come "servizio sociale" (presumibilmente derivante da una sentenza della Corte di Giustizia UE, C-715/23, del 10 luglio 2025) anziché come "servizio di rilevanza economica" (ai sensi del D.lgs. 201/2022) su tre aspetti principali: sostenibilità finanziaria, obblighi di bilancio/controllo dell'Ente e funzioni di controllo della Corte dei Conti.

24 Ottobre 2025

In assenza di una specifica legge che lo consenta, il limite di spesa per i compensi degli amministratori di determinate società, stabilito all'80% del costo totale sostenuto nel 2013, non può essere superato.

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