03 Dicembre 2024
La prima novità è il piano degli interventi per il rientro nei tempi di pagamento, esteso anche ai Comuni con oltre 10 giorni di ritardo e meno di 60.000 abitanti. La seconda riguarda i contributi per l’assunzione di personale nei municipi più grandi. Sono le due novità per gli enti locali contenute nell’articolo 6-sexies del disegno di legge di conversione del Dl 155/2024, approvato con voto di fiducia in Senato in prima lettura. Anche le amministrazioni comunali con popolazione inferiore ai 60.000 abitanti, che a fine 2023 presentano un indicatore di ritardo dei pagamenti superiore a 10 giorni, dovranno predisporre, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della norma, un Piano di interventi approvato dalla giunta con il parere del responsabile finanziario dell’ente. Andando a conteggiare tutti i Comuni che hanno chiuso il 2023 con un ritardo superiore a 10 giorni, l’elenco conta 1826 comuni, oltre il 23% del totale. Per gli enti con popolazione superiore a 5.000 abitanti, il Piano dovrà prevedere la creazione di una struttura dedicata al pagamento dei debiti commerciali, mentre per gli altri, con meno di 5.000 abitanti, il Piano dovrà individuare un responsabile del pagamento dei debiti commerciali. Dovrà inoltre includere la sperimentazione di procedure semplificate di spesa per garantire maggiore tempestività nei pagamenti, la verifica costante dei dati registrati sulla piattaforma elettronica, con particolare attenzione alle scadenze delle fatture, alla corretta gestione delle note di credito e delle sospensioni, nonché altre iniziative, anche di carattere organizzativo, necessarie per superare il ritardo nei pagamenti.
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