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Argomento: TARI

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04 Dicembre 2024

La Corte dei Conti ha deliberato in merito alla corretta applicazione dell’art. 1, comma 1091, della legge n. 145/2018, riguardante la gestione del maggiore gettito accertato da IMU e TARI. La norma consente ai comuni di destinare fino al 5% di tali somme al potenziamento delle risorse strumentali degli uffici comunali e al trattamento economico accessorio del personale, a patto che bilancio di previsione e rendiconto siano approvati entro i termini di legge. La Corte ha chiarito che l’approvazione tempestiva del bilancio è un requisito fondamentale per usufruire delle risorse. Il maggiore gettito deve essere destinato al bilancio dell’anno successivo e il suo utilizzo deve essere collegato a obiettivi precisi, verificabili attraverso il raggiungimento di risultati specifici da parte del personale coinvolto (Deliberazione n.179/2024 Corte dei Conti Liguria).

Tags: Corte dei Conti, IMU, TARI

02 Dicembre 2024

Gli incentivi per il recupero dell’evasione tributaria devono basarsi esclusivamente sul maggiore incasso di competenza registrato nell’anno di riferimento. Secondo la normativa vigente, i Comuni possono destinare una percentuale del maggiore gettito IMU e TARI accertato e riscosso nell’esercizio precedente al miglioramento delle risorse strumentali e al trattamento accessorio del personale. Tuttavia, la Corte ha precisato che non è sufficiente il mero accertamento del gettito, ma è necessario che le somme siano effettivamente incassate nell’anno fiscale corrispondente (Deliberazione n. 117/2024 Corte dei Conti Umbria).

Tags: IMU, Incentivi, TARI

18 Novembre 2024

Ci risiamo. Anche quest’anno molti Comuni non hanno inviato nei termini le delibere tributarie al Mef o, peggio, le hanno approvate oltre il termine. La situazione è peggiorata, perché il numero dei Comuni inadempienti è aumentato rispetto al 2023. Ad oggi, ma la cifra potrebbe aumentare anche di molto, ci sono 157 Comuni con delibere Tari pubblicate tardivamente; mentre altri 31 Comuni le hanno approvate oltre il tempo massimo.Nell’Imu ci sono 112 Comuni con delibere pubblicate tardivamente e 288 Comuni con adozione dell’atto oltre i termini. Va anche detto che, nell’Imu, da un rapido riscontro sembra che la maggior parte delle delibere siano confermative delle aliquote 2023, sicché l’errore del Comune non produce effetti negativi, perché l’inefficacia della delibera 2024 porta comunque all’applicazione delle aliquote 2023. Più grave è la situazione per la Tari.La normativa (articolo 13, comma 15-ter del Dl 201/2011 e comma 767 della legge 160/2019) prevede l’invio telematico delle delibere Imu e Tari entro il termine perentorio del 14 ottobre, e la loro efficacia è subordinata alla pubblicazione sul portale del federalismo fiscale entro il 28 ottobre.

Tags: IMU, TARI

18 Settembre 2024

La Risposta n. 183/2024 dell’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sulla corretta applicazione dell’IVA riguardo alle maggiorazioni della TARI corrispettivo, in particolare quelle introdotte nel 2024, come le componenti relative al progetto "Salvamare" e alle "Calamità naturali". Queste maggiorazioni, essendo parte del costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti, devono essere incluse nella base imponibile IVA.

Tags: IVA, TARI

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