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I commercialisti della
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Argomento: Partecipate

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13 Maggio 2025

Il  comma 3 dell’art. 5 del d.lgs. n. 175/2016( come modificato dall’art. 11, comma 1, lett. a), nn. 1-2), della legge 5 agosto 2022, n. 118)  delinea una peculiare attività di controllo di cui il legislatore individua i tempi, i parametri di riferimento e gli esiti, avente ad oggetto l’atto deliberativo di acquisizione della partecipazione e si indirizza alla motivazione del provvedimento. Il caso specifico analizzato dalla Corte dei Conti, invece, non implica l’acquisto ex novo della qualità di socio, ma solo il mantenimento del relativo status con una percentuale rafforzata, che passa dal 2,54% al 2,63%. Non si sostanzia alcun “nuovo” acquisto della qualità di socio, il che pone il caso di specie al di fuori del perimetro dello stesso art. 5 TUSP cit., come già acclarato da consolidata giurisprudenza contabile in vicende consimili.

13 Maggio 2025

La Corte dei Conti affronta il tema della qualifica di agente contabile nel contesto della gestione delle partecipazioni sociali da parte di enti pubblici, evidenziando che tale qualifica non può essere attribuita automaticamente al mero rappresentante legale dell’ente, come ad esempio il sindaco, sulla base del solo dato normativo.

13 Maggio 2025

L'orientamento della Corte dei Conti sulla gestione delle partecipazioni in società di capitali da parte degli enti locali si sta caratterizzando per una sempre maggiore severità, soprattutto in relazione all'adempimento degli obblighi di razionalizzazione previsti dalla normativa vigente. Nonostante il riordino normativo, con l’entrata in vigore del TUSP (Testo Unico in materia di società partecipate) il 23 settembre 2016, rimangono evidenti situazioni di inerzia da parte degli enti pubblici, che tardano o temporeggiano nell’attuazione delle misure di razionalizzazione, come richiesto dalla legge.

07 Maggio 2025

Un sindaco di un Comune con più di 15.000 abitanti può nominare l’ex consigliere comunale nel cda della società in house municipale?: In base al decreto legislativo n. 39/2013 in vigore fino allo scorso febbraio l’incarico sarebbe stato inconferibile. Tuttavia, il decreto Milleproroghe approvato dal governo e tradotto in legge dal Parlamento n.15/2005 lo scorso 25 febbraio 2025, ha rimosso tale divieto.

07 Maggio 2025

Può esserci una nuova nomina se l’attività nel privato non è esecutiva o di controllo. Con la delibera n. 157 del 16 aprile 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione è intervenuta sulla questione dell’attribuzione dell’incarico di Presidente di un’azienda comunale per la gestione di servizi pubblici locali in capo a un soggetto che sia o sia stato anche consulente di una società privata legata da rapporti contrattuali con il Comune interessato.

18 Aprile 2025

La Corte dei Conti evidenzia l’importanza di una corretta valutazione e rappresentazione contabile delle partecipazioni in azioni detenute da enti pubblici, in conformità alla normativa vigente, in particolare all’articolo 29 del RD 827/1924. Secondo questa disposizione, i consegnatari di diritti e azioni sono responsabili anche delle variazioni del valore dei crediti affidati loro, il che implica che il valore di iscrizione nel conto non deve essere semplicemente nominale, ma effettivo e attualizzato.

16 Aprile 2025

La Corte dei Conti Toscana sottolinea l'importanza della trasparenza e della completezza nella rendicontazione delle partecipazioni detenute dagli enti locali. In particolare, il Conto Consegnatario, redatto secondo il modello 22 del DPR 194/1996 e firmato dal Sindaco, deve includere non solo le partecipazioni in società, ma anche quelle in consorzi e fondazioni.

11 Aprile 2025

La Sentenza n. 31/2025 della Corte dei conti – Sezione giurisdizionale per la Liguria ha sollevato un importante tema riguardante la responsabilità per danno erariale nelle società in house, in particolare per quanto concerne l'interpretazione della giurisdizione della Corte dei conti.

11 Aprile 2025

Il ruolo di direttore di un organismo strumentale di un Comune non è compatibile con quello di amministratore con deleghe gestionali di una società privata in controllo pubblico regionale. Lo precisa il parere anticorruzione, approvato dal Consiglio Anac del 2 aprile 2025, con il quale l’Autorità si è espressa sulla richiesta relativa alla possibilità che il direttore di un centro di servizi sociali in favore delle persone anziane, costituito da un Comune capoluogo regionale del Centro Italia, assuma anche l’incarico di amministratore di una società totalmente partecipata dalla Regione e attiva, nel caso di specie, nella consulenza per la realizzazione di opere pubbliche.

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