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I commercialisti della
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Argomento: Partecipate

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09 Aprile 2025

La Corte dei Conti, Sezione Regione di controllo del Lazio, nella delibera n. 39/2025/PASP, ha chiarito che se un Comune decide di aumentare la propria partecipazione in una società di cui è già socio, non è necessario sottoporre la relativa delibera consiliare al parere della Corte dei conti, come previsto dall'art. 5 del TUSP.

03 Aprile 2025

Con la deliberazione 42/2025 la Corte dei conti, sezione regionale di controllo per l’Emilia Romagna, evidenzia un aspetto significativo riguardo alla governance delle società in house, specialmente in contesti di crisi. La raccomandazione di adottare un modello di amministrazione unico, piuttosto che un consiglio di amministrazione, si fonda sulla necessità di razionalizzare i costi e garantire una gestione più snella ed efficace dell’ente.

02 Aprile 2025

La deliberazione n. 43/2025 della Corte dei conti, Sez. Emilia-Romagna, fornisce chiarimenti importanti riguardo agli obblighi di razionalizzazione delle partecipazioni societarie da parte degli enti locali, in particolare per quanto concerne le aziende speciali. La Corte sottolinea che le aziende speciali, in quanto enti strumentali, possono influire significativamente sugli equilibri finanziari dell'ente locale e, pertanto, è fondamentale che le decisioni relative alla loro gestione siano assunte nel rispetto di precisi parametri di legalità finanziaria.

02 Aprile 2025

L’estinzione parziale di un debito di una società in house in liquidazione nei confronti del Comune a mezzo di una datio in solutum ed un pagamento in contanti per un valore complessivo inferiore al credito vantato dal Comune non può essere valutata, alla luce delle regole che governano la fase della liquidazione societaria, sotto il profilo della correttezza – non essendo vietata dall’ordinamento – né della conformità o meno ai principi di corretta gestione finanziaria e di tutela del patrimonio pubblico, essendo rimessa ai liquidatori, avuto riguardo al valore effettivo delle poste attive e passive del bilancio della società in house, con quali modalità provvedere, nei limiti delle risorse residue, al pagamento del debito maturato nei confronti del Comune.

28 Marzo 2025

La Corte dei Conti, sezione regione Emilia-Romagna, con la sentenza 19/2025 ha ritenuto che l’agente contabile, con l’utilizzazione del metodo del valore nominale, sia incorso in errore nella compilazione del conto. La questione sollevata riguarda l'adeguata valutazione delle partecipazioni in imprese controllate e partecipate da parte dell'agente contabile, in conformità con le normative vigenti. Secondo il punto 6.1.3 dell'allegato 4/3 del Dlgs 118 del 2011, le partecipazioni devono essere valutate secondo il "metodo del patrimonio netto", come stabilito dall'articolo 2426 n. 4 del Codice civile.

24 Marzo 2025

Un dipendente, assunto come impiegato quadro presso una società in-house della Regione, il quale esercita competenze gestionali equiparabili a mansioni dirigenziali, non può essere assunto presso la controllante di un gruppo societario privato, quando lo stesso soggetto, negli ultimi tre anni, abbia esercitato verso la società controllata del medesimo gruppo poteri autoritativi e negoziali in modo concreto ed effettivo.

24 Marzo 2025

Con la delibera 40/2025 la Corte dei Conti, sezione Marche, fornisce delle indicazioni  sulla razionalizzazione delle società partecipate, in conformità con l'articolo 20 del Decreto Legislativo 175/2016.  L'intervento della Corte sottolinea l'importanza di una gestione efficace e trasparente delle partecipazioni comunali, invitando l'Ente a intraprendere diverse azioni fondamentali per migliorare la governance e l'efficienza delle società partecipate, con particolare attenzione alla motivazione e alla verifica delle azioni intraprese.

20 Marzo 2025

Con riguardo alla scelta di taluni comuni di costituire comunità energetiche rinnovabili in forma societaria, la giurisprudenza ha sottolineato che l’esito delle valutazioni in ordine alla stretta necessità dell’attività svolta dalla partecipata rispetto al conseguimento della finalità perseguita dall’ente partecipante deve confluire nella motivazione analitica richiesta dall’art. 5, comma 1, T.U.S.P.

20 Marzo 2025

La sentenza 192 dell'11 marzo 2025 del TAR Lazio, Latina, sez. I, conferma un principio fondamentale riguardante la gestione dei servizi pubblici locali, in particolare per quanto concerne l'illuminazione votiva. Come stabilito dal Consiglio di Stato e da altri tribunali amministrativi, il servizio di illuminazione votiva è considerato un servizio pubblico locale a rilevanza economica.

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