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I commercialisti della
pubblica amministrazione

Argomento: Attualità di rilievo

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21 Novembre 2025

Aggiornamento del 17 novembre 2025. L'avviso è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.266 del 15 novembre 2025. Il decreto del Capo del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’interno, del 5 novembre 2025, corredato dell’allegato A, recante: “Nomina del commissario sindaco nei comuni inadempienti all’obbligo di invio delle certificazioni o che abbiano certificato il mancato raggiungimento degli obiettivi e/o LEP assegnati”, di cui all’articolo 1 del decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, del 6 giugno 2024, in applicazione della diposizione di cui all’articolo 3, comma 1, del citato decreto interministeriale del 6 giugno 2024, è stato diffuso nella sezione «I Decreti» ed il relativo avviso è in corso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.

19 Novembre 2025

Scendono a 3.528 (dai 4.819 del 2024) i sindaci nominati commissari per la gestione dei fondi vincolati destinati al welfare. Il decreto del Ministero dell’Interno del 5 novembre 2025 interviene sia per il mancato utilizzo, entro fine anno, delle risorse vincolate, sia per la mancata trasmissione delle certificazioni.

12 Novembre 2025

In data 11 novembre 2025 è stata sottoscritta, presso l'Aran, l'ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo all’Area delle Funzioni Locali per il triennio 2022-2024. Il contratto interessa complessivamente circa 13mila dirigenti, così ripartiti: 5.500 dirigenti degli enti territoriali, 5.200 dirigenti professionali, tecnici e amministrativi (Pta) e 2.300 segretari comunali e provinciali.

07 Novembre 2025

Elena BrunettoPatrizia Ruffini
È di questi giorni la notizia della sottoscrizione della pre-intesa tra ARAN e le parti sociali relativa al nuovo CCNL del comparto Funzioni Locali per il triennio 2022/2024, che disciplina sia la parte giuridica sia quella economica per il periodo 1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2024.Essendo ormai prossimi alla chiusura dell’esercizio finanziario 2025 e considerate le tempistiche entro cui il nuovo CCNL dovrà essere applicato, possono essere utili alcune riflessioni in merito alla gestione contabile delle relative poste.Il contratto prevede incrementi retributivi medi mensili lordi pari a € 136,76 per tredici mensilità, corrispondenti a un aumento del 5,78% sul monte salari 2021. Tale percentuale, integrata dello 0,22% per il trattamento accessorio, comporta un incremento complessivo di circa € 140 mensili.È utile chiarire che la firma della pre-intesa rappresenta soltanto il primo passo verso la sottoscrizione definitiva del contratto, condizione indispensabile per procedere all’adeguamento delle retribuzioni e al pagamento degli arretrati.La pre-intesa dovrà essere sottoposta all’esame della Corte dei Conti e, solo a seguito del relativo parere positivo, si potrà procedere alla firma definitiva.Una volta stipulato il contratto, gli enti avranno 30 giorni di tempo per erogare gli arretrati.A titolo di riferimento, si ricorda che per la precedente tornata contrattuale (triennio 2019/2021) furono necessari circa tre mesi per completare l’iter.Si ritiene pertanto improbabile che il procedimento possa concludersi entro il 2025. Conseguentemente, gli enti dovranno presumibilmente procedere all’adeguamento delle retribuzioni e al pagamento degli arretrati nei primi mesi del 2026.Pagamento degli arretratiPresupponendo l’approvazione del bilancio di previsione 2026/2028 entro il 31/12/2025 e la stipula del contratto prima dell’approvazione del rendiconto 2025, sarà verosimilmente necessario utilizzare le quote accantonate del risultato di amministrazione presunto per il pagamento degli arretrati riferiti al periodo 2022/2025, mediante variazione al bilancio 2026/2028 di competenza del Consiglio.Si ricorda che, per procedere a tale variazione prima dell’approvazione del rendiconto, la Giunta deve adottare preventivamente la delibera di aggiornamento dell’accantonamento dell’avanzo presunto, con la ricognizione di tutte le voci di entrata e di spesa (art. 187, comma 3-sexies, TUEL).Gli enti in disavanzo dovranno rispettare i limiti di utilizzo delle quote accantonate.Dal punto di vista operativo, essendo ormai note le somme definite dal CCNL 2022/2024, si consiglia agli enti di verificare che gli accantonamenti iscritti nel bilancio 2025, sommati a quelli effettuati negli esercizi precedenti e già confluiti nel risultato di amministrazione, siano sufficienti a coprire l’intero importo degli arretrati dovuti.In caso contrario, l’ente potrà intervenire:
  • mediante variazione di bilancio per incrementare l’accantonamento in competenza 2025, oppure
  • in sede di determinazione dell’avanzo presunto (e poi dell’avanzo definitivo), aumentando gli accantonamenti con apposita variazione in occasione dell’approvazione del rendiconto.
Si ricorda inoltre che dovranno essere conservate negli accantonamenti anche le quote necessarie a corrispondere gli arretrati dell’annualità 2025 relativi al futuro CCNL 2025/2027, nonché le quote riferite al personale dirigente e ai Segretari comunali, la cui contrattazione per il triennio 2022/2024 non è ancora conclusa.Stanziamenti di competenza 2026–2028Oltre al pagamento degli arretrati, gli enti dovranno procedere all’adeguamento delle retribuzioni mensili.Poiché gli importi sono ormai noti e l’adeguamento dovrà avvenire nei primi mesi del 2026, nella quantificazione delle previsioni del nuovo bilancio è opportuno iscrivere nei capitoli di spesa relativi alle retribuzioni in competenza 2026 gli importi già adeguati.In tal modo, il Fondo per i rinnovi contrattuali, da iscrivere nella missione 20, potrà essere limitato alle quote riferite al CCNL 2025/2027 e al personale dirigente/segretariale, evitando ulteriori prelievi dalle somme accantonate sui capitoli a inizio esercizio.

03 Novembre 2025

Con la FAQ n. 56 del 29 ottobre 2025, la Commissione Arconet chiarisce che, per gli asili nido, non è richiesta la riclassificazione delle spese contabilizzate sulla base di obbligazioni giuridiche sorte fino al 31 dicembre 2025.

27 Ottobre 2025

La manovra accoglie la proposta di Arconet e sposta al 31 ottobre il termine per l’approvazione del bilancio consolidato. Contestualmente, si riduce da 30 a 7 giorni il termine per l’invio dei dati alla Bdap: pertanto, gli enti dovranno trasmettere i dati entro il 7 novembre. In caso di mancato adempimento scatterà il blocco delle assunzioni di personale e dei pagamenti dei contributi ministeriali, con l’unica eccezione delle risorse relative a Pnrr e Pnc.

23 Ottobre 2025

Il Disegno di legge di Bilancio 2026 è stato bollinato dalla Ragioneria di Stato e firmato dal Capo dello Stato; il testo sarà trasmesso al Senato nei prossimi giorni. Bozza testo legge bilancio Bollinata 22 ottobre 2025 RT_LB_2026_rev_fin

15 Ottobre 2025

La prossima legge di bilancio prevede interventi per 18 miliardi di euro. Fra le diverse misure arriva anche la proroga per il 2026 delle misure incrementali sull’imposta di soggiorno, tramite un altro decreto-legge contenente misure urgenti in materia economica.

10 Ottobre 2025

La Nota SeSD n. 158 del 2025 fornisce alle Pubbliche Amministrazioni strumenti concreti per affrontare una delle fasi cruciali del percorso di riforma contabile. La corretta rilevazione e valutazione delle immobilizzazioni materiali (edifici, infrastrutture, attrezzature, ecc.) è un presupposto essenziale per garantire la qualità, la trasparenza e la completezza dell'informazione finanziaria e patrimoniale, nonché l'effettiva adozione di un sistema contabile unico basato sul principio della competenza economica (accrual), in linea con la Riforma 1.15 del PNRR. Le immobilizzazioni materiali costituiscono infatti una voce di bilancio di primaria importanza, che rappresenta una componente sostanziale del patrimonio pubblico e riveste un ruolo centrale in questo processo di modernizzazione. La Nota SeSD n. 158, che aggiorna un precedente contributo, illustra nel dettaglio gli output del Progetto Europeo “Implementation of the accrual accounting reform in the public sector fixed assets area in Italy” (SRSS/SC2022/119), conclusosi nel 2024. Nel documento sono descritti i contenuti, le fasi e i deliverable del Progetto; la procedura e gli strumenti operativi per l’inventariazione e la rilevazione dei beni; e un quadro di raccomandazioni per superare le criticità legate all’eterogeneità e all’incompletezza delle informazioni attualmente disponibili. L'obiettivo finale è guidare le amministrazioni verso una rappresentazione contabile omogenea, completa e affidabile del proprio patrimonio. Nota-SeSD-158-del-2025-Strumenti-e-metodi-per-la-gestione-delle-immobilizzazioni-materiali-nella-fase-di-adozione-della-contabilita-accrual

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