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Servizi Pubblici Locali. Come cambia la relazione annuale sulla gestione con il Decreto Concorrenza 2025

Il Decreto Legislativo Concorrenza 2025, approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 giugno 2025, impone agli enti locali un cambio di passo nella gestione dei servizi pubblici locali. Il testo consegnato al Parlamento riserva ben due articoli al riordino dei servizi pubblici locali per rendere più rigorosa la ricognizione annuale da parte degli enti affidanti.

Le principali novità introdotte per i Comuni

Con l’approvazione del D.lgs. Concorrenza 2025, viene potenziato il ruolo di controllo degli enti locali, che devono ora garantire maggiore efficienza, trasparenza e responsabilità nella gestione dei servizi pubblici. Le modifiche più rilevanti riguardano l’articolo 30 del D.lgs. 201/2022, che ora prevede nuove procedure e sanzioni per migliorare la qualità dei servizi.

 

Modifiche introdotte all’articolo 30 del D.lgs. 201/2022

Il decreto introduce tre nuovi commi che rafforzano la ricognizione periodica e la gestione delle criticità:

  • Comma 1-bis:Durante la ricognizione annuale, gli enti locali devono identificare chiaramente le cause di eventuali criticità gestionali. Se si riscontrano problemi imputabili al gestore, l’ente deve emanare un atto di indirizzo che imponga, entro tre mesi, la redazione di un piano correttivo dettagliato con un cronoprogramma. Questo piano deve contenere misure per migliorare la qualità del servizio, ottimizzare i costi e risanare eventuali perdite. L’atto e il piano devono essere trasmessi all’ANAC e pubblicati sul portale telematico. L’AGCM garantirà il monitoraggio delle misure, producendo una relazione annuale destinata al Governo e al Parlamento.
  • Comma 1-ter: Vengono chiaramente stabilite le condizioni che caratterizzano un andamento gestionale insoddisfacente, tra cui:
    1. Perdite significative negli ultimi due esercizi che compromettono l’equilibrio economico-finanziario;
    2. Risultati inferiori rispetto agli obiettivi contrattuali;
    3. Almeno due indicatori qualitativi inferiori ai benchmark stabiliti dagli articoli 7 e 8 del D.lgs. 201/2022.
  • Comma 1-quater:In caso di grave inadempimento nel rispetto del piano correttivo, l’ente può procedere alla risoluzione anticipata del contratto.

 

Introduzione di sanzioni per inadempienze

L’articolo 2 del D.lgs. Concorrenza introduce il nuovo articolo 31-bis al D.lgs. 201/2022, che prevede sanzioni amministrative comprese tra 5.000 e 500.000 euro per gli enti locali che:

  • Non adottano la relazione di ricognizione prevista dall’art. 30, comma 2;
  • Non pubblicano la relazione secondo le modalità indicate nell’art. 31, comma 2;
  • Non adottano l’atto di indirizzo previsto dal nuovo comma 1-bis.

In caso di relazioni incomplete, l’ANAC può concedere fino a 30 giorni per completare le integrazioni richieste. Se il termine scade senza interventi, scatteranno le sanzioni pecuniarie.

 

Perché queste novità sono importanti

Secondo dati ANAC, il 58% dei Comuni italiani non ha rispettato l’obbligo di pubblicazione delle ricognizioni, con punte del 64% nelle regioni del Mezzogiorno. Le nuove norme intendono superare queste carenze introducendo responsabilizzazione diretta degli enti locali e strumenti correttivi concreti, inclusivi anche delle gestioni in house, spesso precedentemente escluse da valutazioni rigorose.

 

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