Il Parlamento chiede un nuovo ritocco del Codice appalti. A un mese esatto dall’approvazione del decreto correttivo del Dlgs n. 36/2023, licenziato subito prima di Natale dal Consiglio dei ministri, la legge di conversione del decreto Milleproroghe diventa la piattaforma all’interno della quale potrebbero confluire nuovi aggiustamenti su tre temi di grande peso nel mercato dei contratti pubblici. Partiti di maggioranza e opposizione chiedono, infatti, di intervenire sulla stretta dei subappalti, sulla forte limitazione ai consorzi stabili e sul meccanismo di revisione prezzi dedicato a servizi e forniture.