Con la conversione del Dl 113/2024, avvenuta con la legge 143/2024, l’Accrual, almeno per la fase pilota, assume carattere definitivo.
In attesa della determina del Ragioniere generale dello Stato che individuerà l’elenco delle amministrazioni obbligate, già dal rendiconto 2025, ad applicare la riforma della contabilità economico-patrimoniale, la norma delinea il perimetro dell’applicazione. Tutta la Pubblica amministrazione dovrà allegare al consueto rendiconto i nuovi schemi di Stato Patrimoniale e Conto Economico, con alcune eccezioni. Restano escluse le società, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, gli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam), gli uffici dotati di autonomia speciale del ministero della Cultura e le amministrazioni pubbliche soggette a procedure di liquidazione. Sono altresì esonerati dalla predisposizione degli schemi di bilancio gli organi costituzionali e a rilevanza costituzionale, nonché gli enti pubblici non inclusi nelle lettere dalla “a” alla “l” del comma 3 dell’articolo 10 del Dl 113/2024, qualora abbiano meno di 50 dipendenti e registrino entrate o valore della produzione inferiori a 8,8 milioni di euro. Inoltre, sono esenti gli enti locali con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti alla data del 1° gennaio 2024.