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Rassegna. L’Italia spaccata dei bilanci comunali: approvato il 69% al Nord, il 28% al Sud

Oltre la metà dei Comuni ha risposto positivamente alla sfida della riforma finalizzata all’approvazione dei bilanci locali prima dell’inizio dell’esercizio.

Come anticipato su Nt+ Enti locali & edilizia del 26 gennaio, i dati del portale OpenBdap indicano che il 54% delle amministrazioni ha approvato il bilancio di previsione 2024-26 in Consiglio comunale e lo ha già inviato alla Banca dati delle amministrazioni pubbliche (4.251 su 7901 Comuni totali). Dopo il braccio di ferro fra sindaci e governo sul Dm 25 luglio 2023, il primo anno di applicazione della riforma mostra numeri ottimi: i Comuni stanno effettivamente lavorando per migliorare il processo di formazione del bilancio di previsione.

I numeri sono molto incoraggianti considerando che, l’anno precedente alla riforma, costruita alla Ragioneria e difesa dalla sottosegretaria al Mef Sandra Savino, erano solo 1.600 i Comuni con il preventivo varato dal Consiglio al 31 dicembre dell’anno prima. Approvare un bilancio che si riferisce a un intero anno ha il pregio – per amministratori e cittadini – di non dover gestire secondo le limitazioni per dodicesimi dell’esercizio provvisorio e di sbloccare gli investimenti.

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