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Rassegna. Accrual, obiettivo 90% della Pubblica amministrazione entro il 30 giugno 2026

Entro il 30 giugno 2026, sarà fondamentale l’adozione della contabilità Accrual da parte di almeno il 90 per cento della pubblica amministrazione (auspicando sulla base della spesa), per arrivare a tale risultato sarà necessario che almeno metà degli enti partano dall’esercizio 2025. A fare il punto sulla riforma 1.15 del Pnrr è stato l’Ispettore Generale Capo, Igepa, Rgs, Salvatore Bilardo, intervenuto alla 12° Conferenza Ifel. Il percorso dell’Accrual si arricchisce di un altro tassello importante che dovrebbe interessare gli enti di più grande dimensione. Dei tre obiettivi caratterizzanti la milestone M1C1-108 della Riforma 1.15 del Pnrr, due sono già stati centrati: il Quadro Concettuale ed il Piano dei Conti multidimensionali. Il terzo, da raggiungere entro il 30 giugno 2024, è la definizione e pubblicazione, da parte dello Standard Setter Board, dei diciotto Itas.

Finora ne sono stati definiti nove, anche con il parere positivo della Commissione Arconet. Il decimo (Itas 6) relativo agli “Accordi per servizi in concessione: concedente” è in fase di consultazione pubblica fino al 22 febbraio. Degli otto ancora mancanti ed in lavorazione, tre sono tra i più attesi: Itas 3 – Locazioni, Itas 9 – Ricavi, proventi e lavori in corso su ordinazione e Itas 18 – Costi e oneri; sono essenziali per consentire, alle software house, di implementare gli aggiornamenti dei gestionali di contabilità in uso. Al meccanismo della matrice di correlazione tra piano dei conti finanziario e piano dei conti economico patrimoniale, dovranno sostituirsi opportuni automatismi o meccanismi di rilevazione dei fatti e dei documenti contabili, secondo le regole Accrual.

Gli ulteriori cinque ITAS in lavorazione sono: Itas 3 – Operazioni, attività e passività in valuta estera, Itas 8 – Riduzione di valore delle attività, Itas 11 – Strumenti finanziari, Itas 12 – Bilancio consolidato e Itas 14 – Partecipazioni in collegate e accordi a controllo congiunto.

Una volta pubblicati tutti gli Itas sarà opportuno procedere con un’ultima revisione finale (suggerimento di Arconet), presumibilmente, nel corso del secondo semestre 2024. In questa fase sarebbe auspicabile risolvere alcune criticità connesse con l’applicazione di un sistema Accrual per la rendicontazione degli enti pubblici, come la mancata rilevazione in partita doppia dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, l’eventuale impatto del fondo pluriennale vincolato, la significatività del Patrimonio Netto e del risultato economico di esercizio e, soprattutto, le conseguenze di prolungati esercizi con risultato negativo o la formazione di Patrimoni Netti negativi.

Infine, tra le attività da completare entro il 31 marzo 2026, c’è la conclusione del ciclo di formazione completa sulla contabilità economico patrimoniale, per il personale della pubblica amministrazione, attraverso il portale della Formazione creato sul sito: www.accrual.rgs.mef.gov.it.

 

di Andrea Biekar

pubblicato sul Sole24Ore il 31 gennaio 2024

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