Via libera allo standard ITAS 16, Prestazioni sociali in denaro. La proposta, dopo essere stata sottoposta a consultazione pubblica dal 18 ottobre al 3 dicembre 2023, è stata approvata dal Comitato Direttivo il 16 gennaio 2024.
Lo standard 16, dedicato alle Prestazioni sociali in denaro, fornisce un supporto per valutare:
a) la natura delle prestazioni sociali erogate dall’amministrazione pubblica;
b) le caratteristiche principali dei piani di prestazioni sociali;
c) l’impatto di tali prestazioni sul bilancio dell’amministrazione pubblica che li eroga.
Le prestazioni sociali sono trasferimenti di denaro erogati a singoli individui che soddisfano i requisiti di ammissibilità previsti dalla normativa vigente in materia. Tali trasferimenti sono finalizzati a soddisfare bisogni sociali ritenuti meritevoli di tutela dall’ordinamento giuridico. Le prestazioni sociali possono essere gestite con il sistema della “ripartizione” o con il sistema della “capitalizzazione”.
Il sistema a ripartizione è quello di gestione in cui le prestazioni sociali correnti sono finanziate con i contributi correnti a carico dei lavoratori e/o dei datori di lavoro, ovvero con trasferimenti a carico della fiscalità generale.
Il sistema a capitalizzazione, invece, è quello in cui le prestazioni sociali sono finanziate dai contributi versati in passato dagli stessi beneficiari e/o dai loro datori di lavoro. Tale sistema si articola in due fasi: accumulo ed erogazione.
E’ previsto che nella nota integrativa l’amministrazione fornisca informazioni che descrivano le caratteristiche dei propri piani di prestazioni sociali e illustrino i fattori demografici, economici ed esterni che possono incidere sui propri piani di prestazioni sociali.
Le amministrazioni che erogano prestazioni sociali forniscono informazioni supplementari sulla sostenibilità finanziaria di lungo termine delle proprie finanze, avvalendosi anche di documenti finanziari per finalità informative generali ulteriori rispetto al bilancio d’esercizio. Sempre in nota integrativa, deve essere illustrata la natura delle prestazioni sociali gestite con il sistema a capitalizzazione e il relativo piano gestionale, unitamente ad una descrizione dei piani di investimento ed alle variazioni intercorse nell’esercizio sul fondo accumulo.
Fra le novità pubblicate sul sito Accrual della Ragioneria generale dello stato anche l’avvio della fase di consultazione pubblica (dal 22 gennaio al 22 febbraio 2024) per l’Itas 6, Accordi per servizi in concessione: concedente. La proposta disciplina il trattamento contabile degli accordi per servizi in concessione da parte di un’amministrazione in qualità di concedente, nonché le informazioni da presentare nella nota integrativa. Secondo il nuovo standard, l’attività patrimoniale relativa ai servizi in concessione è l’immobilizzazione o l’insieme delle immobilizzazioni utilizzate per fornire servizi pubblici nell’ambito di un accordo per servizi in concessione che può essere fornita dal Concedente o realizzata dal Concessionario. Gli accordi che rientrano nell’ambito di applicazione lo standard numero 6 prevedono che il concessionario fornisca, per conto dell’amministrazione concedente, servizi pubblici mediante l’utilizzo di un’attività patrimoniale destinata alla fornitura dei servizi in concessione.
L’amministrazione concedente rileva così l’immobilizzazione fornita dal concessionario, ovvero le migliorie ad una propria immobilizzazione esistente, come un’attività patrimoniale relativa a servizi in concessione, a condizione che l’amministrazione stessa controlli o regolamenti la tipologia di servizi forniti dal concessionario con l’utilizzo dell’attività patrimoniale, ( fruitori dei servizi e la relativa tariffa o prezzo); e possa controllare – tramite la proprietà o altro valido titolo giuridico – qualsiasi interessenza residua nell’attività patrimoniale alla scadenza dell’accordo. In tal caso, l’attività è valutata in conformità all’ITAS 4 – Immobilizzazioni materiali o all’ITAS 5 – Immobilizzazioni immateriali. Se l’amministrazione concedente rileva un’attività patrimoniale relativa a servizi in concessione, allora contabilizza anche una passività. La passività è diminuita dell’importo degli eventuali pagamenti già effettuati dalla amministrazione concedente al concessionario.
Salgono così a dieci su diciotto (di cui nove definitivi) gli ITAS pubblicati dallo Standard Setter Board.
di Andrea Biekar
pubblicato sul Sole24Ore il 24 gennaio 2024
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