Il rinnovo del contratto per i quasi 404mila dipendenti di regioni, comuni, province e città prospetta aumenti medi pari al 7,32% dello stipendio. In termini mensili, i numeri finiti sul tavolo delle trattative
fra Aran e sindacati si traducono in un ventaglio di cifre che va dai 111,45 euro lordi degli operatori, l’area più bassa nella gerarchia, ai 141,5 euro dei funzionari, passando per i 116,03 euro degli operatori esperti e i 130,41 euro degli istruttori. Per la sanità, in discussione il 21, gli aumenti vanno invece da 115 a 193,9 euro a seconda dell’area, con l’aggiunta dei ritocchi all’indennità infermieristica (da 73,4 a 85,07 euro a regime) e dell’indennità di tutela del malato (da 43,51 a 50,44 euro).