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MEF. Piano strutturale di medio termine: nuove regole e modifiche delle procedure di bilancio

Il Piano strutturale di bilancio di medio termine è il documento, introdotto dalla riforma delle regole del Patto di stabilità e crescita, che l’Italia dovrà presentare alla Commissione europea entro il 20 settembre prossimo. È il primo atto formale conseguente la riattivazione dei vincoli e delle procedure del Patto di stabilità e crescita, sospesi per fronteggiare gli effetti economici della pandemia e modificati dalla riforma entrata in vigore alla fine dello scorso aprile. Il Piano, che ha come obiettivi prioritari la definizione del percorso della spesa netta aggregata, delle riforme e degli investimenti da realizzare in un determinato periodo, dopo l’approvazione da parte del Cdm sarà sottoposto al via libera del Parlamento prima di essere inviato a Bruxelles. Una procedura scelta dall’Italia. L’obiettivo principale del documento è la definizione di una traiettoria per il nuovo aggregato di riferimento, la spesa netta, coerente con le nuove regole e l’orizzonte stabiliti dalla Commissione per il rientro dai deficit eccessivi da realizzare attraverso un piano di rientro che ha una durata di 4 anni, estendibile fino a 7 anni nel rispetto di particolari criteri (News del 30 agosto 2024 Ministero dell’Economia e delle Finanze).

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