La rilevazione degli oneri da trasferimenti implica il riconoscimento di risorse economiche destinate a terzi senza un corrispettivo derivante da operazioni di scambio. Tali risorse possono essere erogate con o senza condizioni, per sostenere il funzionamento dei beneficiari o per finanziare specifici progetti o investimenti, come l’erogazione di servizi pubblici o la realizzazione di opere.
Secondo l’Itas 18, gli oneri da trasferimenti si dividono in due categorie principali: trasferimenti senza condizioni e trasferimenti connessi a condizioni da soddisfare. I trasferimenti senza condizioni rappresentano risorse economiche assegnate senza obblighi specifici relativi al loro utilizzo. Ad esempio, un contributo di 1 milione di euro destinato da un’amministrazione centrale a un ente locale per il finanziamento dei servizi scolastici viene rilevato come onere nell’esercizio in cui la delibera diventa esecutiva. La scrittura contabile relativa sarà “Trasferimenti passivi in conto esercizio” in dare per 1 milione di euro e “Debiti correnti per trasferimenti correnti” in avere per lo stesso importo. L’impostazione contabile è in linea con le previsioni di cui al Dlgs 118/2011 per la contabilità economico-patrimoniale.