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I commercialisti della
pubblica amministrazione

Argomento: Accrual

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25 Novembre 2024

Con la riforma Accrual le modifiche nelle modalità di contabilizzazione dei contributi agli investimenti introdurranno notevoli complessità per gli operatori del settore. In particolare, emerge la sfida di distinguere tra trasferimenti condizionati e non condizionati. Le linee guida rilasciate in riferimento all’ITAS 9, che trattano ricavi e proventi, forniscono chiarimenti essenziali per navigare nel nuovo scenario normativo, al quale tutti gli enti dovranno adeguarsi entro il 2026. Un esempio chiarificatore è il numero 15 delle linee guida, che illustra un trasferimento “senza condizioni”: qui, l’amministrazione beneficiaria riconosce il provento al momento della ricezione dell’atto di assegnazione, registrandolo sotto la voce “Trasferimenti attivi in corso d’esercizio - Trasferimenti correnti da Amministrazioni Centrali” (in avere) con una corrispondente attività “Crediti correnti per trasferimenti correnti da Amministrazioni Centrali” (in dare). Al contrario, la maggior parte dei contributi è legata alla realizzazione di specifiche attività da parte dell’ente ricevente, con vincoli che possono essere classificati in “condizioni” e “limiti e restrizioni”. L’Itas 9 specifica che le condizioni si distinguono per l’obbligo di restituire le risorse al donatore in caso di inadempienza. Questo include anche la non maturazione del diritto a ricevere le risorse, come avviene nei trasferimenti a rendicontazione. Nei casi di trasferimenti condizionati, l’ente deve riconoscere una passività corrispondente all’attività ricevuta, e il provento viene iscritto nel conto economico solo al soddisfacimento dell’obbligazione di risultato. La registrazione contabile implica quindi l’iscrizione nei debiti correnti verso amministrazioni centrali per trasferimenti correnti ricevuti (in avere) e nei crediti correnti per trasferimenti correnti da amministrazioni centrali (in dare). Alla erogazione effettiva delle somme, le attività vengono chiuse e le disponibilità liquide contabilizzate. La passività viene chiusa e il provento rilevato a conto economico solo una volta soddisfatte le condizioni o accettata la rendicontazione.

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22 Novembre 2024

Nel bilancio di esercizio, la nota integrativa costituisce una sezione distinta dai prospetti contabili. Le informazioni presentate nella nota integrativa devono essere chiaramente collegate con quelle nei prospetti contabili di riferimento. La scelta di collocare un’informazione nel bilancio d’esercizio o nella nota integrativa tiene conto della natura dell’informazione, dei vincoli derivanti da eventuali norme specifiche, della correlazione tra le informazioni e le altre presentate in uno specifico documento e dell’opportunità di presentare l’informazione in un documento separato, qualora ciò soddisfi meglio gli obiettivi della rendicontazione.

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20 Novembre 2024

Nel contesto del modello Accrual, i tributi sono rilevati nel conto economico dell’esercizio in cui si è verificato l’evento imponibile, purché il bilancio di esercizio non sia ancora stato chiuso. Ciò implica che sia necessario verificare se, per l’amministrazione pubblica, è sorto il diritto di pretendere o ricevere il tributo dal contribuente. Le linee guida dell’Itas 9 riportano un esempio utile: consideriamo un ravvedimento operoso effettuato da un contribuente a giugno 2023, riferito a tributi non dichiarati per l’anno di imposta 2021. In questo caso, l’evento imponibile si è verificato nel 2021, ma solo nel 2023 l’amministrazione è in grado di quantificare il flusso di risorse. Poiché il bilancio 2021 è già chiuso, il tributo dovrà essere rilevato nel bilancio del 2023. Gli elementi da considerare per la rilevazione dei tributi includono le dichiarazioni presentate dai contribuenti, gli atti impositivi emessi dall’amministrazione e i pagamenti effettuati. Per alcuni tributi, l’emissione dei ruoli o delle liste di carico potrà essere considerata la base per determinare i proventi tributari (Canone Unico Patrimoniale). In sintesi, la competenza di un tributo, come regola generale, si riferisce all’esercizio in cui si verifica l’evento imponibile, a condizione che l’amministrazione abbia acquisito il controllo delle risorse e sia in grado di stimare l’ammontare del flusso di risorse prima della chiusura del bilancio d’esercizio. Le sanzioni, invece, possono essere rilevate nel momento in cui l’amministrazione acquisisce il controllo delle risorse derivanti da un evento sanzionabile. Tale evento si manifesta solitamente con l’insorgere del diritto per l’amministrazione di riscuotere una somma, ad esempio a seguito di una decisione di un tribunale o di un’altra autorità incaricata di far rispettare la legge, in seguito alla violazione di disposizioni legislative o regolamentari. Rientrano in questo ambito anche gli accertamenti effettuati da agenti di polizia locale, con emissione di verbali per violazioni del Codice della Strada o dei regolamenti comunali sul commercio.

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19 Novembre 2024

I proventi sono generati da operazioni non di scambio, ovvero quando una pubblica amministrazione riceve risorse o l’estinzione di passività senza un obbligo sinallagmatico, ossia senza l’obbligo di fornire una prestazione specifica in cambio della risorsa ricevuta. L’Itas 9 introduce tuttavia una condizione da verificare: l’iscrizione nel conto economico dei proventi avviene nell’esercizio in cui si costituisce il diritto all’afflusso delle risorse, salvo che per la stessa operazione non venga rilevata una passività corrispondente. Che cosa significa questo? La rilevazione di una passività si concretizza quando esiste una condizione a carico del beneficiario della risorsa, generando un obbligo di risultato o un obbligo di fare, pena la restituzione delle risorse. In altre parole, gli enti devono verificare se l’entrata, che dal punto di vista finanziario è stata accertata, è soggetta a qualche vincolo di attività. In tal caso, in ambito Accrual, si dovrà contabilizzare un debito verso il soggetto erogante per rappresentare il rischio di dover restituire le somme, in caso di mancato utilizzo o utilizzo difforme da quanto indicato nell’atto di assegnazione. Le linee guida dell’Itas 9 forniscono un esempio chiaro: Un’amministrazione pubblica riceve un contributo da un’amministrazione centrale, da destinare a una specifica categoria di utenti, con uno stanziamento complessivo pari a 100.000 euro. Nella delibera è previsto il deflusso a titolo definitivo delle risorse, subordinato all’obbligo di rendicontazione dei contributi erogati. La delibera prevede l’immediato trasferimento di risorse a favore dell’amministrazione, con l’obbligo di restituzione in caso di mancata o errata distribuzione del contributo secondo le modalità previste.

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18 Novembre 2024

Per operare correttamente nel mondo Accrual, è necessario conoscere bene le condizioni che regolano le operazioni di vendita. Ad esempio, tra le condizioni necessarie per la rilevazione dei ricavi di vendita di beni vi è l’avvenuto trasferimento all’acquirente di tutti i rischi e i benefici significativi della proprietà dei beni, nonché del controllo effettivo sui beni ceduti. Nella maggior parte delle vendite di beni, il trasferimento dei rischi e dei benefici della proprietà coincide con il momento del trasferimento del possesso del bene all’acquirente. Tuttavia, ci sono casi in cui i rischi e i benefici della proprietà possono essere trasferiti in un momento diverso dal passaggio di possesso. Pensiamo, ad esempio, a quando l’acquirente ha il diritto di revocare l’acquisto per un motivo specifico definito nell’accordo sottostante l’operazione di vendita (esclusa la normale garanzia del venditore), e tale eventualità è incerta; oppure se i ricavi sono condizionati alla rivendita a terzi dei beni da parte dell’acquirente; o ancora, se l’amministrazione che vende è impegnata a eseguire certe attività non ancora completate, come l’installazione o il collaudo. In questi casi, nei quali l’amministrazione conserva rischi significativi, l’operazione non è classificata come vendita e non si rilevano ricavi. Nella pratica, occorrerà approfondire accuratamente gli atti relativi alle alienazioni patrimoniali e verificare se, dopo il rogito notarile, la cessione è comunque vincolata a una clausola sospensiva. Vi possono anche essere operazioni di vendita di beni in cui il momento della consegna è differito su richiesta dell’acquirente, pur avendo quest’ultimo assunto la proprietà e accettato la fatturazione.

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18 Novembre 2024

Le linee guida relative all’Itas 9, attraverso esempi numerici, permettono di verificare la contabilizzazione di operazioni specifiche. La rilevazione e la valutazione dei ricavi e dei proventi sono centrali nella quantificazione delle risorse economiche acquisite dall’ente a seguito della vendita di beni, dell’erogazione di servizi e delle prestazioni, nonché nella determinazione degli incrementi del patrimonio netto. La rilevazione dei ricavi origina da un’operazione di scambio, che comporta per l’ente un’obbligazione sinallagmatica di eseguire una o più prestazioni specifiche per un periodo di tempo definito e l’esistenza di un diritto a ricevere un corrispettivo. Il ricavo è registrato nel bilancio di esercizio per un valore pari al corrispettivo concordato, indipendentemente dalla data di riscossione o dall’estinzione delle eventuali passività oggetto di scambio. In alcune circostanze, è necessario applicare i criteri di rilevazione alle parti identificabili separatamente di una singola operazione, per riflettere la sostanza economica dell’operazione stessa. Ad esempio, nel caso di un servizio di manutenzione ordinaria previsto nei cinque anni successivi alla vendita di un bene, se il servizio di manutenzione è vendibile separatamente sul mercato, il ricavo relativo al servizio sarà rilevato separatamente rispetto al ricavo derivante dalla vendita del bene stesso.

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14 Novembre 2024

Sono state pubblicate tutte le linee guida che affiancano e completano ciascuno dei 18 Itas con esempi e chiarificazioni. Queste linee guida “generali” sono finalizzate a illustrare il contenuto degli standard, anche attraverso esempi di carattere generale accompagnati da registrazioni contabili, fornendo così il quadro di riferimento per l’elaborazione dei manuali operativi di settore. Con la determinazione n. 176775 del 27 giugno 2024, sono stati approvati il quadro concettuale, i diciotto standard contabili e il piano dei conti multidimensionale. Finora, erano disponibili sette Itas completi di linee guida: 2 Politiche contabili, 4 Immobilizzazioni materiali, 5 Immobilizzazioni immateriali, 10 Rimanenze, 13 Fondi rischi, 16 Prestazioni sociali in denaro e 17 Ratei e risconti. Adesso, sono disponibili anche le linee guida degli undici Itas rimanenti: 1 Schemi di bilancio, 3 Operazioni in valuta estera, 6 Accordi per servizi in concessione, 7 Locazioni, 8 Riduzioni dei valori delle attività, 9 Ricavi e proventi, 11 Strumenti finanziari, 12 Bilancio consolidato, 14 Partecipazioni in organismi e società, 15 Benefici per i dipendenti, 18 Costi e oneri.

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13 Novembre 2024

Sono state ufficialmente rilasciate tutte le 18 linee guida dell’Istituto Tecnico Amministrativo Superiore (ITAS) relative all'Accrual, dando finalmente il via libera all'inizio delle attività operative nel settore. Questo set di direttive fornisce un framework dettagliato per la gestione dell’Accrual, stabilendo criteri chiari per le pratiche contabili e amministrative necessarie per garantire precisione e trasparenza nei bilanci.

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31 Ottobre 2024

L’armonizzazione dei processi di rendicontazione della pubblica amministrazione, prevista dalla riforma Accrual, mira a migliorare e standardizzare la qualità delle informazioni contenute negli inventari annuali. Il Servizio studi della Ragioneria generale dello Stato ha pubblicato sul sito Accrual uno studio relativo al progetto “Implementation of the Accrual Accounting Reform in the Public Sector Fixed Assets Area in Italy” (SRSS/SC2022/119), finanziato dalla Commissione Europea – DG Reform. Il progetto fornisce indicazioni pratiche per l’applicazione dello standard Itas 4 – Immobilizzazioni materiali.

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