Argomento: Personale

“Anci è riuscita ad ottenere la possibilità di incrementare il fondo sul trattamento economico accessorio del personale dei comuni e delle città metropolitane, dopo 15 anni di blocco, ma questa non è l’unica novità ottenuta con il Dl Pa. Come Associazione siamo molto soddisfatti per il miglioramento della norma del 2023 per l’assunzione di giovani laureandi tramite contratti di apprendistato e contratti di formazione e lavoro. Lo ha evidenziato il vicesegretario generale dell’Anci, Stefania Dota, in apertura del webinar “Chiedilo ad Anci” sui piani assunzionali di Comuni e Città metropolitane e sulle novità del DL PA (25/2025).

Il principio di gratuità degli incarichi previsto dall’articolo 5, comma 9, del decreto-legge n. 95/2012 deve essere inteso nel senso che lo stesso deve trovare applicazione nel solo caso di attribuzione dell’incarico a soggetto pensionato, e non anche nel caso in cui tale status intervenga in corso di contratto.

La Corte dei Conti della Campania, con la delibera n. 146/2025, ha risposto a un quesito posto da un Comune, non di piccole dimensioni, riguardante la possibilità di derogare al limite previsto dall’articolo 9, comma 28, del DL n. 78/2010, che riguarda il lavoro flessibile. La Sezione ha chiarito che, in linea generale, non sono ammesse deroghe a questa norma, salvo quelle già previste per i Comuni molto piccoli.

Pubblicata la circolare del Vice Capo Dipartimento Vicario, Direttore Centrale per le Autonomie, Prefetto Caterina Amato, prot. n. 17541 del 9 giugno 2025, avente ad oggetto "Disciplina degli incarichi a scavalco".

L’articolo 1, comma 161, della legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207) ha ampliato le persone che possono usufruire dell’incentivo per posticipare il pensionamento, introdotto dalla legge del 29 dicembre 2022 (n. 197). Ora, questa misura si applica non solo a chi può già ottenere la pensione anticipata flessibile, ma anche a chi ha maturato il diritto alla pensione anticipata in generale.

La nuova formulazione dell’articolo 13, comma 2, del Dpr 487/1994, sostituito dal Dpr 82/2023, non impone l’obbligatorietà dell’uso della modalità digitale per la redazione degli elaborati nei concorsi pubblici. Lo afferma il Tar Campania con la sentenza n. 4314 del 6 giugno.