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I commercialisti della
pubblica amministrazione

Argomento: Contabilità

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16 Luglio 2024

Con il completamento dell’approvazione definitiva dei 18 Itas e l’aggiornamento del Piano dei conti unico per tutte le amministrazioni pubbliche (effettuato dal Comitato Direttivo nella riunione del 26 giugno 2024), sono a disposizione degli operatori i pilastri del nuovo sistema di rendicontazione Accrual, che entrerà in vigore a partire dal 2026. Il terzo pilastro, già disponibile da tempo, è il quadro concettuale. La matrice di correlazione tra il piano dei conti finanziario e quello economico patrimoniale non sarà più in uso; il cosiddetto automatismo verrà meno e le scritture di partita doppia saranno contabilizzate secondo i nuovi principi contabili elaborati con gli Itas. Per comprendere meglio le modalità di contabilizzazione dei fatti gestionali con il nuovo sistema economico-patrimoniale, è opportuno iniziare a confrontarlo con le rilevazioni di contabilità finanziaria, che continuerà a svolgere una funzione autorizzatoria.  

Tags: Accrual

16 Luglio 2024

Nella fase conclusiva della salvaguardia del bilancio 2024/2026, ecco una panoramica completa sulle novità da tener presente nei controlli indispensabili per l’organo di revisione. Quest’ultimo è obbligato a esprimere un parere sullo schema di deliberazione che deve essere presentato ai consigli comunali entro il 31 luglio. È fondamentale sottolineare che il controllo deve coprire l’intero periodo del bilancio 2024/2026. Le modifiche ai termini e al processo del bilancio preventivo rendono cruciale l’aggiornamento anche per gli anni 2025 e 2026. Per quanto riguarda le novità in materia di spending review ex informatica, l’organo di revisione deve verificare nel bilancio l’effettiva iscrizione della voce in spesa per le annualità 2024 e 2025, secondo quanto stabilito nel Dm del 29 marzo 2024 relativo al riparto. Riguardo all’ulteriore spending review legge di bilancio 2024, è necessario accertare che le spese per le annualità 2024, 2025 e 2026 includano il contributo alla finanza pubblica secondo gli importi pubblicati nel comunicato del Ministero dell’Interno del 4 luglio 2024.

15 Luglio 2024

Il nuovo sistema di rendicontazione in base all’Accrual richiede approfondimenti. In particolare, chiarimenti riguardo agli effetti del risultato economico di esercizio e alla corretta contabilizzazione di alcuni fatti gestionali. Dalla lettura degli ITAS (Indirizzi Tecnici di Attuazione) emergono perplessità in riferimento alla contabilizzazione dei contributi agli investimenti. Nell’ITAS 9, dedicato ai ricavi, non vengono infatti citati siffatti generi di contributi tra le casistiche dei proventi, neanche come quote annuali. Questo sembrerebbe favorire la tesi patrimoniale, che considera i trasferimenti in conto investimenti come poste del Patrimonio Netto (conferimenti). In tal modo, non si verrebbe più a creare una neutralizzazione degli ammortamenti dei beni d’investimento finanziati con contributi (che costituiscono la maggior parte degli investimenti), come avviene attualmente. Tuttavia, il dubbio sorge dalla lettura dell’ITAS 17, dedicato a ratei e risconti, e alle relative linee guida. Nello specifico, si legge: «Le operazioni cui ratei e risconti si riferiscono possono derivare da atti assunti da altra amministrazione, quali ad esempio trasferimenti ricevuti o erogati, in conto esercizio e in conto investimenti (si rinvia all’ITAS 9 - Ricavi, proventi e lavori in corso su ordinazione per il trattamento contabile di tale fattispecie ed alle relative linee guida)». Pertanto, sarebbe necessario procedere all’integrazione dell’ITAS 9 ovvero alla modifica delle linee guida relative a ratei e risconti.

Tags: Accrual

15 Luglio 2024

Nell’assestamento 2024, gli enti locali devono contabilizzare i primi conguagli dei contributi per l’emergenza Covid, che saranno da registrare anche nei bilanci di previsione successivi fino al 2027. Con la pubblicazione del Dm del 19 giugno, che include le tabelle definitive per ogni ente locale, tutte le amministrazioni ora hanno i dati definitivi per le iscrizioni in bilancio. I Comuni in deficit, che hanno ricevuto contributi insufficienti rispetto alle spese certificate per l’emergenza Covid, potranno registrare, nelle entrate da trasferimenti statali per ciascun anno, dal 2024 al 2027, un quarto dell’importo complessivo stabilito dal decreto. Queste somme, prive di vincoli, saranno erogate entro il 30 aprile di ogni anno.  

15 Luglio 2024

Dal 7 luglio 2024, la semplificazione della cassa vincolata è diventata effettiva con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 157 del 6 luglio della legge 95/2024. Questa legge, che converte il Dl 60/2024 (articolo 6, comma 6-octies del Decreto Coesione), limita la disciplina dei vincoli solo alle voci finanziate da mutui e trasferimenti, eliminando i vincoli imposti per legge. La nuova normativa esclude gli obblighi precedentemente fissati dall’articolo 180, comma 3, lettera d) del Tuel per gli ordinativi di incasso, e dall’articolo 185, comma 2, lettera i) per i mandati di pagamento. Viene anche modificato l’articolo 187, comma 3-ter, del Tuel, che riguarda la definizione delle quote vincolate, stabilendo che il regime di vincolo per la cassa si applichi esclusivamente alle entrate derivanti da trasferimenti e mutui.

15 Luglio 2024

Con l’introduzione del concorso alla finanza pubblica, le spese correnti per Comuni e Province sono destinate ad aumentare, rendendo necessaria la ricerca di un nuovo equilibrio entro fine luglio. Gli enti locali devono considerare, per la salvaguardia del triennio 2024-2026, sia i tagli derivanti dalla spending review ex informatica sia quelli previsti dalla legge di bilancio 2024. Le cifre di riparto per il primo caso, 100 milioni annui per i Comuni e 50 per Città metropolitane e Province per il 2024 e 2025, sono già state pubblicate nelle tabelle del fondo di solidarietà. Il riparto del secondo caso è stato discusso durante la conferenza Stato-Città del 27 giugno. La posta in gioco è maggiore: 200 milioni di euro annui per i Comuni e 50 milioni per Città e Province, dal 2024 al 2028. Considerato che l’Anci ha espresso un parere negativo, per la formalizzazione del decreto sarà necessario attendere i 20 giorni previsti dalla legge. Tuttavia le tabelle sono state pubblicate giovedì scorso dal ministero dell’Interno per facilitare il complesso lavoro di bilanciamento della parte corrente da chiudere entro la scadenza prevista dall’articolo 193 del Tuel a fine luglio.  

15 Luglio 2024

La tabella è volta a raccogliere elementi informativi relativi ai progetti che intercettano i fondi del PNRR e consente, attraverso la precompilazione di alcuni campi, di fornire adeguato ausilio allo stesso Organo di revisione.

Tags: PNRR

10 Luglio 2024

Si comunica che il decreto del Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, del 6 giugno 2024, recante “Modalità di attuazione dei commi da 498 a 500 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2023, n.213”, previsto dall’articolo 1, comma 501, della medesima legge n.213 del 2023 - registrato alla Corte dei conti il 1° luglio 2024 al n.2803 - è stato diffuso nella sezione «I Decreti» ed è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana (Comunicato n. 2 del 3 luglio 2024 Dipartimento per gli affari interni e territoriali).

10 Luglio 2024

Sta per essere attuata anche la mitigazione dei tagli agli enti locali. Durante la Conferenza Stato-Città del 27 giugno, insieme allo schema di decreto che definisce il contributo degli enti locali alla finanza pubblica per il periodo 2024/2028 - su cui l’Anci ha espresso un parere negativo - è stato approvato lo schema di riparto del fondo di 113 milioni, previsto dalla legge di bilancio 2024. Questo fondo sarà utilizzato in parte per i ristori a conguaglio per gli enti in deficit di risorse post-Covid e sarà ripartito, per la parte residua, tra gli enti. Nello specifico, la Conferenza ha sancito un’intesa sul riparto, identificando come criterio la diretta proporzione rispetto all’importo totale del contributo alla finanza pubblica gravante su ciascun ente. Sono stati considerati sia il primo taglio, quello della spending review “ex informatica” previsto per il biennio 2024/2025 (già approvato con Dm del 29 marzo, come rettificato dal Dm del 14 giugno), sia il secondo taglio, previsto dalla legge di bilancio 2024 per il quinquennio 2024/2028. La mitigazione, essendo direttamente proporzionale al sacrificio imposto a ciascun ente, varierà di ente in ente e nel tempo a seconda della variabilità dell’impatto dei fondi Pnrr.

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