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22 Luglio 2024

Grazie al Programma Operativo Complementare “LEGALITÀ” 2014 – 2020, Anac sta realizzando un sistema che aiuterà le amministrazioni nella redazione della sezione rischi corruttivi e trasparenza del PIAO. L’Autorità intende costituire un campione di 10-15 piccoli comuni che testeranno il nuovo software. I comuni dovranno appartenere alle cinque regioni obiettivo del progetto: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Si invitano, pertanto, i responsabili RPCT dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti (cosiddetti piccoli comuni) di queste regioni a manifestare la propria volontà a far parte di tale campione, che testerà l’applicativo per la predisposizione del Piano 2025-2028 e potrà fornire osservazioni e suggerimenti migliorativi (News del 15 luglio 2024 ANAC).

Tags: ANAC

22 Luglio 2024

Con Parere di Funzione consultiva n. 31 del 17 giugno 2024, l’Anac ha ribadito che i limiti del ricorso al subappalto, in misura non superiore al trenta per cento, sanciti dal previgente Codice dei contratti pubblici, a seguito dell’intervento della Corte di Giustizia (decisione del 27 novembre 2019, causa C- 402/18 e decisione 26 settembre 2019, causa C-63/18), non possono più ritenersi conformi alla direttiva 2004/18/CE e alla successiva direttiva 2014/24/CE. Richiamando in materia l’avviso espresso dal giudice amministrativo, che ha ritenuto disapplicabile detto limite legislativo al subappalto per contrasto con l'ordinamento comunitario, l’Autorità ha chiarito che l’amministrazione aggiudicatrice, nel dare corso all’autorizzazione al subappalto, deve fare applicazione della relativa disciplina quale risultante all’esito del citato intervento del giudice comunitario.

22 Luglio 2024

Il Regolamento UE 2021/241 istitutivo del Dispositivo di ripresa e resilienza attribuisce agli Stati membri l’obbligo di riferire due volte l’anno nell’ambito del semestre europeo anche in merito agli indicatori comuni (art. 27). Tali indicatori sono stati adottati dalla Commissione Europea con il Regolamento delegato 2021/2106 per riferire sui progressi ottenuti dai PNRR di tutti gli Stati Membri su dimensioni che accomunano i vari piani nazionali, e sono pertanto oggetto di rilevazione periodica per un monitoraggio d’insieme del dispositivo. Gli Stati membri sono tenuti a trasmettere i dati due volte l’anno, entro il 31 agosto per il semestre gennaio-giugno ed entro il 28 febbraio dell’anno successivo per il semestre luglio-dicembre. Le “Linee guida metodologiche per la rendicontazione degli indicatori comuni per il Piano nazionale di ripresa e resilienza”, di cui alla Circolare della Ragioneria Generale dello Stato n. 34 del 17 ottobre 2022, forniscono istruzioni alle Amministrazioni circa la rendicontazione dei dati sugli indicatori comuni per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, indicando il ruolo dei soggetti coinvolti e il calendario per la rilevazione periodica, nonché fornendo indicazioni metodologiche ai fini dell’omogeneo computo degli indicatori comuni a livello nazionale (Circolare n. 33 del 15 luglio 2024 Ministero dell'Economia e delle Finanze).

Tags: PNRR

22 Luglio 2024

Un Comune non può assegnare la realizzazione di un parcheggio pubblico multipiano pagando l’appaltatore in parte in denaro e in parte in beni immobili, trasferendogli la proprietà di un immobile comunale. Il nuovo Codice non lo prevede più per i contratti d’appalto, ma solo all’interno del partenariato pubblico-privato (News del 12 luglio 2024 ANAC).  

16 Luglio 2024

I tre pilastri fondamentali della riforma Accrual sono stati definiti, segnando il raggiungimento della prima milestone (M1C1-108) della riforma 1.15 del Pnrr. Questi pilastri comprendono il Quadro concettuale, i 18 standard Itas e il piano dei conti multidimensionale. L’avanzamento è stato raggiunto entro il secondo trimestre del 2024, come previsto, dalla struttura di Governance presso la Ragioneria dello Stato, incaricata di delineare i principi e le regole del nuovo sistema contabile Accrual unico per le Pa.

16 Luglio 2024

Con il completamento dell’approvazione definitiva dei 18 Itas e l’aggiornamento del Piano dei conti unico per tutte le amministrazioni pubbliche (effettuato dal Comitato Direttivo nella riunione del 26 giugno 2024), sono a disposizione degli operatori i pilastri del nuovo sistema di rendicontazione Accrual, che entrerà in vigore a partire dal 2026. Il terzo pilastro, già disponibile da tempo, è il quadro concettuale. La matrice di correlazione tra il piano dei conti finanziario e quello economico patrimoniale non sarà più in uso; il cosiddetto automatismo verrà meno e le scritture di partita doppia saranno contabilizzate secondo i nuovi principi contabili elaborati con gli Itas. Per comprendere meglio le modalità di contabilizzazione dei fatti gestionali con il nuovo sistema economico-patrimoniale, è opportuno iniziare a confrontarlo con le rilevazioni di contabilità finanziaria, che continuerà a svolgere una funzione autorizzatoria.  

Tags: Accrual

16 Luglio 2024

Si è svolta il 10 luglio la seduta straordinaria della Conferenza Stato - Città presieduta dal Sottosegretario di Stato On. Wanda Ferro, con delega agli enti locali. Nel corso della seduta Anci ed Upi hanno espresso parere favorevole sullo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante l’individuazione di criteri e modalità con cui possono essere riconosciuti indennità e gettoni di presenza, nei comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti, il cui statuto prevede particolari e più accentuate forme di decentramento di funzioni e di autonomia organizzativa e funzionale, ai sensi dell’articolo 17, comma 5, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267. Articolo 4-quinquies del decreto-legge 29 gennaio 2024, n. 7 (News del 10 luglio 2024 Ministero dell'Interno).  

16 Luglio 2024

Nella fase conclusiva della salvaguardia del bilancio 2024/2026, ecco una panoramica completa sulle novità da tener presente nei controlli indispensabili per l’organo di revisione. Quest’ultimo è obbligato a esprimere un parere sullo schema di deliberazione che deve essere presentato ai consigli comunali entro il 31 luglio. È fondamentale sottolineare che il controllo deve coprire l’intero periodo del bilancio 2024/2026. Le modifiche ai termini e al processo del bilancio preventivo rendono cruciale l’aggiornamento anche per gli anni 2025 e 2026. Per quanto riguarda le novità in materia di spending review ex informatica, l’organo di revisione deve verificare nel bilancio l’effettiva iscrizione della voce in spesa per le annualità 2024 e 2025, secondo quanto stabilito nel Dm del 29 marzo 2024 relativo al riparto. Riguardo all’ulteriore spending review legge di bilancio 2024, è necessario accertare che le spese per le annualità 2024, 2025 e 2026 includano il contributo alla finanza pubblica secondo gli importi pubblicati nel comunicato del Ministero dell’Interno del 4 luglio 2024.

16 Luglio 2024

Nel variegato mondo dei contratti per i dipendenti degli enti locali ieri è successo un po’ di tutto. Il rinnovo 2019/21 dei 13mila dipendenti della Regione Sicilia è stato bloccato dalla sezione di controllo della Corte dei conti dell’Isola, per l’assenza delle «condizioni di compatibilità finanziaria ed economica con gli strumenti di programmazione e di bilancio della Regione». Il motivo è semplice, ed è legato al fatto che «gli strumenti di bilancio» non ci sono in quanto la Regione non ha ancora approvato il rendiconto 2023, ritardato da una serie di operazioni di riaccertamento classiche nelle complicate finanze pubbliche siciliane. Il problema è più giuridico che economico perché il nuovo contratto, che fra gli altri riguarda anche i circa 4mila forestali siciliani, costa 80 milioni all’avvio e 30 milioni annui a regime, cifre non proprio impossibili per un bilancio regionale che viaggia poco sotto i 20 miliardi all’anno. L’approvazione del consuntivo, che prima o poi arriverà, dovrebbe quindi sciogliere l’impasse; ma intanto i tempi si allungano ancora e ritardano l’arrivo in busta paga degli aumenti, fra i 62 e i 145 euro a seconda dell’inquadramento, e soprattutto dei maxiarretrati gonfiati da cinque anni e mezzo senza rinnovo contrattuale.

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