09 Dicembre 2024
Nel contesto della digitalizzazione e della crescente centralità di beni intangibili come software e brevetti, le immobilizzazioni immateriali rappresentano un elemento da monitorare con attenzione nei bilanci delle amministrazioni pubbliche. L’Itas 5 e le relative linee guida affrontano la necessità di gestire in modo più efficace le risorse intangibili, sempre più determinanti per il buon funzionamento e lo sviluppo delle amministrazioni pubbliche. Nel Dlgs 118/2011, le immobilizzazioni immateriali sono definite principalmente come beni non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, capaci di generare benefici economici futuri. Itas 5, confermando questa impostazione, richiede che, per essere considerata una immobilizzazione immateriale, siano verificati tre requisiti: identificabilità, controllo ed esistenza di benefici economici futuri o di un potenziale di servizio su più esercizi. In tutti i casi in cui tali requisiti non siano congiuntamente rispettati, il costo sostenuto per acquisire dall’esterno o per generare internamente un elemento immateriale deve essere imputato interamente alla competenza economica dell’esercizio in cui tale costo è stato sostenuto e rilevato in contabilità.
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