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03 Settembre 2024

Segnaliamo l’ordinanza del Ministero della Salute inerente l’inserimento di ordinanze sindacali sul Portale acque ministeriale (News del 2 settembre 2024 ANCI Liguria).

Tags: ANCI

03 Settembre 2024

Il decreto del Ministro dell’interno del 30 agosto 2024, recante la definizione, a decorrere dall’anno 2024, delle modalità, dei criteri e dei termini per il riparto e l’attribuzione dei contributi spettanti ai Comuni facenti parte delle fusioni realizzate negli anni 2014 e successivi, è stato diffuso nella sezione «I Decreti» (Comunicato del 30 agosto 2024 Dipartimento per gli affari interni e territoriali).

03 Settembre 2024

Con la cessazione dei contributi per le “Piccole Opere” nel 2024, è stato introdotto un nuovo fondo previsto dalla Legge di Bilancio 2020, con uno stanziamento di 400 milioni di euro annui dal 2025 al 2034. Al momento, tuttavia, i decreti attuativi necessari per l’operatività di questo fondo non sono stati ancora approvati, nonostante la scadenza prevista per marzo 2024.

Nel contesto della preparazione del nuovo bilancio triennale 2025/2027, esaminiamo le risorse disponibili per gli enti locali per finanziare le spese di investimento.

Fermo restando il completamento dei progetti già avviati, in particolare delle opere finanziate con i fondi del Pnrr che devono essere conclusi entro il 2026, gli enti locali continueranno a beneficiare di trasferimenti, come previsto dalle Leggi di Bilancio degli anni precedenti, per consentire interventi di manutenzione e di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.

Tags: Bilancio

02 Settembre 2024

Nel 2025 sarà avviata la contabilità Accrual con una fase pilota che coinvolgerà enti selezionati, escludendo i Comuni fino a 5mila abitanti. I selezionati dovranno redigere il bilancio in Accrual, oltre agli altri documenti già obbligatori. I commi dal 3 al 12 dell’articolo 10 del Dl 113/2024 hanno chiarito come avverrà l’applicazione della riforma abilitante 1.15 del Pnrr, smentendo le ipotesi precedenti. La fase sperimentale prepara l’adozione, entro metà 2026, della norma che regolerà la riforma a regime dal 2027. Per il Pnrr è essenziale che un numero adeguato di Pa, coprendo almeno il 90% della spesa pubblica primaria, elabori gli schemi di bilancio Accrual per il 2025. Il comma 3 definisce gli enti inclusi nella prima fase. Le amministrazioni centrali sono considerate come un’unica entità di reporting, mentre la presidenza del Consiglio e le agenzie fiscali sono entità separate. Le altre Pa coinvolte sono raggruppate per gruppi omogenei. I comuni con meno di 5mila abitanti al 1° gennaio 2024 sono esclusi, così come le società, gli organi costituzionali e a rilevanza costituzionale, e gli enti indicati in via residuale alla lettera m) del comma 3, se non superano i 50 dipendenti e gli 8,8 milioni di entrate annue.

Tags: Accrual

02 Settembre 2024

Con l’introduzione della disciplina prevista dal Dl 113/2024 all’articolo 3, commi 3 e 12, è stato chiarito uno dei misteri che avvolgevano la riforma Accrual. Non ci sarà infatti un Itas 19 a disciplinare la fase di avvio della riforma. Il ministero dell’Economia, con provvedimenti da emanarsi inizialmente entro il 31 marzo 2025 e, in via definitiva, entro il 30 giugno 2026, stabilirà le direttive per le singole amministrazioni. Un provvedimento legislativo, previsto per essere adottato entro il secondo trimestre del 2026, regolerà l’avvio a regime della riforma Accrual, che è programmato per il 2027. Il comma 8 dell’articolo 10 specifica che le amministrazioni devono adottare misure di carattere informatico per applicare la riforma, procedendo con un’analisi per l’adeguamento dei propri sistemi informativo-contabili. Questo processo deve avvenire in conformità ai requisiti generali definiti con un decreto del ministero dell’Economia, previsto entro il primo trimestre del 2025. Resta confermato che nel 2025 le norme contabili vigenti continueranno a essere applicate, mentre i tempi per il completamento degli adeguamenti saranno allineati all’introduzione della riforma, prevista per il primo semestre del 2026 (milestone M1C1-118).

Tags: Accrual

02 Settembre 2024

Il Piano strutturale di bilancio di medio termine è il documento, introdotto dalla riforma delle regole del Patto di stabilità e crescita, che l’Italia dovrà presentare alla Commissione europea entro il 20 settembre prossimo. È il primo atto formale conseguente la riattivazione dei vincoli e delle procedure del Patto di stabilità e crescita, sospesi per fronteggiare gli effetti economici della pandemia e modificati dalla riforma entrata in vigore alla fine dello scorso aprile. Il Piano, che ha come obiettivi prioritari la definizione del percorso della spesa netta aggregata, delle riforme e degli investimenti da realizzare in un determinato periodo, dopo l’approvazione da parte del Cdm sarà sottoposto al via libera del Parlamento prima di essere inviato a Bruxelles. Una procedura scelta dall’Italia. L’obiettivo principale del documento è la definizione di una traiettoria per il nuovo aggregato di riferimento, la spesa netta, coerente con le nuove regole e l’orizzonte stabiliti dalla Commissione per il rientro dai deficit eccessivi da realizzare attraverso un piano di rientro che ha una durata di 4 anni, estendibile fino a 7 anni nel rispetto di particolari criteri (News del 30 agosto 2024 Ministero dell'Economia e delle Finanze).

Tags: Bilancio

02 Settembre 2024

Sono stati eseguiti a favore dei Comuni con meno di 5.000 abitanti​, indicati nell’elenco n.8 (file pdf), i pagamenti del contributo, relativo all’annualità 2024, per la stabilizzazione di lavoratori socialmente utili. L'importo totale erogato, pari a € 708.062,11 riguarda i Comuni delle seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania e Lazio.

02 Settembre 2024

In tema di ICI va ribadita la necessità di limitare ad un’unica unità immobiliare, destinata ad abitazione principale, l’esenzione dall’ IMU.

Tags: IMU

02 Settembre 2024

In merito alla possibilità di procedere alla sottoscrizione della contrattazione integrativa relativa al fondo 2023 nel corso del 2024, ci si pronuncia in senso negativo, stigmatizzando la prassi della cosiddetta “contrattazione tardiva”, ovvero quella che interviene nell’esercizio successivo a quello di riferimento, e affermando che, in assenza di sottoscrizione dell’accordo decentrato entro il 31 dicembre dell’esercizio di competenza, l’Ente non può impegnare le somme destinate al pagamento di specifici progetti (Deliberazione n. 198/2024 Corte dei Conti Lombardia).

Tags: Corte dei Conti

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