è una società del Gruppo Maggioli

I commercialisti della
pubblica amministrazione

Notizie e aggiornamenti

Cerca
Categorie

07 Ottobre 2024

Il Piano strutturale di bilancio che ha iniziato in Parlamento il proprio rapido esame rappresenta la nuova forma assunta dal programma di finanza pubblica dopo la riforma della governance economica dell’Unione europea, approvata a fine 2023 dopo un faticoso negoziato fra i Governi e destinata a farsi sentire dal prossimo anno. Il Piano, abbreviato in Psb, sostituisce la vecchia NaDef, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza con cui ogni autunno il Governo faceva il punto sulle dinamiche di finanza pubblica e tracciava gli spazi di manovra per la legge di bilancio. A differenza della sua antenata, il Piano strutturale di bilancio è però parecchio più impegnativo, perché impegna il Paese in un programma per cinque anni e fissa i livelli massimi di spesa primaria netta per i prossimi sette. L’impegno è vincolante, perché può essere modificato solo per eventi eccezionali o cambi di Governo: nonostante questo, comunque, il Parlamento se la caverà in un paio di mezze giornate di audizioni concluse poi con l’intervento del ministro dell’Economia e il voto sulle risoluzioni.

07 Ottobre 2024

Nel piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 appena approvato dal Governo si legge che per assicurare il concorso degli enti territoriali all’obiettivo di crescita della spesa netta. “potrebbe essere previsto un contributo al bilancio dello Stato da parte dei singoli enti territoriali con trattenuta diretta sui trasferimenti erariali o, in alternativa, prevedendo per gli enti in disavanzo l’obbligo di incrementare l’importo del disavanzo da ripianare nell’esercizio e per gli enti in avanzo l’obbligo di accantonare in bilancio un fondo di parte corrente da destinare negli esercizi successivi al finanziamento degli investimenti e all’estinzione anticipata del debito. Il concorso da parte dei singoli enti territoriali potrebbe prevedere, altresì, l’esclusione degli enti di minori dimensioni o con limitate dimensioni di spesa. L’applicazione agli enti territoriali delle nuove regole fiscali a livello di comparto implica, in ogni caso, la necessità di individuare le entrate discrezionali il cui aumento consente una corrispondente maggiore spesa primaria rispetto al limite di spesa autorizzato e, al contrario, la cui diminuzione comporta una corrispondente minore spesa primaria rispetto al limite di spesa autorizzato. Da ultimo, il concorso degli enti territoriali ai nuovi vincoli di finanza pubblica deve coordinarsi con il percorso di attuazione del federalismo fiscale e dell’autonomia differenziata fondato sui livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali garantiti dall’art. 117 della Costituzione su tutto il territorio nazionale, sull’applicazione di criteri di riparto di tipo perequativo nella distribuzione delle risorse, basati sulla differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard, e sul recupero del divario infrastrutturale tra le diverse aree geografiche del territorio nazionale.”

07 Ottobre 2024

È on line il primo Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine, il documento previsto dalle nuove regole europee di riforma della governance. Queste richiedono che la programmazione economica e di bilancio sia definita attraverso l’elaborazione di un Piano strutturale di bilancio (PSB)  di medio termine di durata quinquennale. Il monitoraggio del rispetto degli impegni presi nel PSB deve avvenire attraverso una Relazione sui progressi compiuti, a cadenza annuale (News del 30 settembre 2024 Ministero dell'Economia e delle Finanze).

07 Ottobre 2024

Dagli accordi sottoscritti tra sindaci e ministro dell’Economia, in base all’articolo 40 del Dl 19/2024 emergono interessanti spunti operativi per tutti gli enti in ritardo sui tempi di pagamento.

I sindaci dei Comuni con più di 60mila abitanti, e con un indicatore di ritardo annuale dei pagamenti al 31 dicembre 2023 superiore a dieci giorni, hanno dovuto effettuare un’analisi delle cause, anche di carattere organizzativo, che impediscono il rispetto dei tempi e predisporre un Piano degli interventi ritenuti necessari per il superamento del suddetto ritardo. Il Piano deve indicare il responsabile del procedimento e contenere misure per assicurare l’efficentamento e la semplificazione delle procedure di spesa e l’inserimento, nell’organizzazione comunale, di una struttura dedicata.

Tags: Pagamenti

04 Ottobre 2024

Le differenze principali tra consegnatari con debito di custodia e consegnatari con debito di vigilanza risiedono nel tipo di responsabilità e negli obblighi di rendicontazione: mentre il debito di custodia implica la responsabilità diretta di tipo contabile per la gestione dei beni (con conseguente inversione dell’onere della prova in caso di ammanchi) e la presentazione del conto giudiziale, il debito di vigilanza comporta una responsabilità di tipo amministrativo, correlata soltanto all'uso corretto dei beni, e non richiede la presentazione del conto giudiziale (Sentenza n. 102/2024 Corte dei Conti Marche).

Tags: Corte dei Conti, Debito di vigilanza, Debito dicustodia

04 Ottobre 2024

Pubblicata una nota di approfondimento dei contenuti del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 220, approvato in attuazione della Delega fiscale (l. 9 agosto 2023, n. 111), che all’art. 19 reca i principi e criteri direttivi per gli interventi di riforma del contenzioso tributario (News del 3 ottobre 2024 IFEL).

Tags: Processo tributario

04 Ottobre 2024

Il sindaco di un Comune facente parte di un consorzio di gestione di servizi sociali non può essere allo stesso tempo presidente del Cda del consorzio con funzioni gestionali. Questo in base al decreto legislativo n. 39/2013, articolo 7. Lo ha evidenziato Anac, con Atto del Presidente approvato dal Consiglio dell’Autorità nella seduta del 30 luglio 2024 (News del 4 ottobre 2024 ANAC).

Tags: ANAC

04 Ottobre 2024

Se la quota di lavori sui beni culturali, affidata all’impresa cooptata, è superiore alla soglia dei 150.000 euro, è sempre necessaria la qualificazione SOA adeguata per classifica e categoria ai lavori da eseguire. Se la quota è inferiore a tale importo, l’impresa medesima deve necessariamente essere in possesso dei requisiti stabiliti dal nuovo Codice Appalti. E’ quanto ha stabilito Anac con il Comunicato del Presidente del 10 luglio 2024, dopo aver constatato casi di applicazione non omogenea dell’istituto della cooptazione delle imprese, nell’ambito dei contratti nel settore dei beni culturali (News del 4 ottobre 2024 ANAC).

Tags: ANAC

04 Ottobre 2024

Dal 1° luglio 2022 il sistema PCC è alimentato dal sistema SDI anche per i documenti di tipo autofattura (TD16, TD17, TD18, TD19, TD28), in conformità dell’obbligo per la gestione delle fatture provenienti da fornitori esteri. Quindi non è più necessario caricare i documenti equivalenti per questa tipologia di debito. Se l’ente carica su PCC i corrispondenti documenti equivalenti (con inserimento online o modello massivo) viene generata una duplicazione dei documenti contabili in PCC, con una conseguente duplicazione degli importi.

Da luglio 2023, invece, è online un aggiornamento del sistema che consente a PCC di associare al documento elettronico di tipo autofattura i pagamenti provenienti da SIOPE+, anche se il mandato contiene il riferimento al documento equivalente (News del 25 settembre 2024 Area RGS).

   

Tags: Fatture estere, PCC, RGS, SIOPE+

I commercialisti della pubblica amministrazione