è una società del Gruppo Maggioli

I commercialisti della
pubblica amministrazione

Notizie e aggiornamenti

Cerca
Categorie

25 Novembre 2024

Il lavorio intorno alle modifiche della legge di bilancio comincia a intensificarsi man mano che si avvicina la fase decisiva dell’esame in commissione alla Camera. E nel capitolo degli enti locali l’attenzione si concentra sul ritorno del tetto al turn over che, come per molte altre Pa centrali e territoriali (non la sanità), imporrà l’anno prossimo di destinare a nuove assunzioni non più del 75% dei risparmi prodotti dai pensionamenti e dalle altre uscite di quest’anno quando i dipendenti a tempo indeterminato sono più di 20. Il ritorno del tetto al turn over è «insostenibile e intollerabile», aveva tuonato giovedì nella sua relazione davanti ai sindaci riuniti a Torino il neopresidente dell’Anci, Gaetano Manfredi. E ieri all’assemblea dell’Associazione nazionale dei Comuni sono arrivate le prime aperture governative. «Spero che in queste settimane ci sia modo di trovare ulteriori spazi e ridurre ulteriormente questo taglio, lavorando con il Mef e con il mio amico Giancarlo Giorgetti», ha spiegato il ministro per la Pa, Paolo Zangrillo, dicendo di sperare in «modifiche almeno parziali». Lo stesso titolare dei conti, del resto, nell’audizione parlamentare sulla manovra si era detto aperto a possibili revisioni per alcuni comparti, a partire dalla sicurezza, e a un’analisi per capire meglio dove il limite fosse più o meno giustificato. Le ipotesi sul tavolo sono due. La prima, più leggera, punta a escludere dal tetto un ventaglio di profili professionali considerati più strategici e indispensabili, dagli educatori alla polizia urbana fino agli assistenti sociali che già nel passato recente erano stati destinatari di normative su misura per provare a garantire meglio la copertura necessaria ai servizi locali.

Tags: Turn-over

22 Novembre 2024

La Risposta n. 225/2024 dell'Agenzia delle Entrate riguarda chiarimenti sull'applicabilità del regime di parziale detassazione previsto dall'articolo 24 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, relativo al trattamento di fine servizio (TFS). Tale regime prevede una riduzione progressiva dell'aliquota IRPEF sull'indennità di fine servizio, in base al tempo trascorso dalla cessazione del rapporto di lavoro fino all'erogazione della somma, con un beneficio che cresce all’aumentare del periodo di attesa. Tuttavia, questa agevolazione si applica solo fino a un imponibile massimo di 50.000 euro.

Tags: TFS

22 Novembre 2024

Con la presente circolare, si forniscono indicazioni alle amministrazioni in indirizzo in merito agli adempimenti di rendicontazione da espletare, a cura delle rispettive Unità di Missione PNRR, ai fini della presentazione alla Commissione europea della “Richiesta di pagamento” relativa alla settima rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Circolare n. 38 del 22 novembre 2024 Ministero dell'Economia e delle Finanze).

Tags: PNRR

22 Novembre 2024

L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente (News del 20 novembre 2024 Dipartimento per gli affari interni e territoriali).

Tags: Consiglio comunale, Gruppo consiliare, Sindaco

22 Novembre 2024

Non è conferibile, a chi sia stato membro del Consiglio comunale, l’incarico di presidente del consiglio di amministrazione di un’azienda speciale di servizi locali dello stesso Comune dove il soggetto interessato ha ricoperto la carica politica, prima del decorso del periodo di raffreddamento di due anni, fissato dalla normativa vigente (News del 22 novembre 2024 ANAC).

Tags: ANAC

22 Novembre 2024

L’anticipazione di tesoreria rappresenta una soluzione temporanea per affrontare momentanei problemi di liquidità nei bilanci degli enti pubblici. Tuttavia, l’uso ricorrente di questo strumento può indicare difficoltà strutturali e una gestione inefficiente delle risorse finanziarie. Un caso esaminato dalla Corte dei Conti ha evidenziato criticità nella gestione finanziaria di un ente locale, che ha fatto ricorso all’anticipazione di cassa negli esercizi finanziari tra il 2018 e il 2023. La necessità di questo strumento derivava principalmente dai ritardi nella riscossione delle entrate tributarie, come le imposte comunali con scadenze semestrali, e dai tempi lunghi per l’ottenimento di contributi statali e regionali. Sebbene le somme anticipate siano state restituite nei termini di legge, la situazione ha sottolineato una fragilità strutturale nella pianificazione delle entrate e nella sostenibilità delle spese correnti (Deliberazione n. 229/2024 Corte dei Conti Lombardia).

Tags: Anticipazione di tesoreria

22 Novembre 2024

La Corte dei Conti ha ribadito l’importanza del rinvio alle modalità previste dall’art. 194, lettera e), del D.Lgs. 267/2000 per il riconoscimento delle spese di somma urgenza, chiarendo che tale riferimento non si limita a una valenza procedurale ma riveste anche un significato sostanziale. Ciò significa che il riconoscimento di tali spese deve avvenire attraverso una delibera consiliare, indispensabile per legittimare l’azione amministrativa, a condizione che le spese siano strettamente connesse alla rimozione di situazioni di pericolo imminente o all’esecuzione urgente di interventi necessari per garantire la sicurezza e la continuità dei servizi pubblici (Deliberazione n. 110/2024 Corte dei Conti Emilia Romagna).

Tags: Corte dei Conti

22 Novembre 2024

Un ente locale ha adottato, nel 2022, il regolamento previsto dall’articolo 113 del D.Lgs. 50/2016, relativo agli incentivi per funzioni tecniche legati ai lavori pubblici. Questo regolamento, in base alla normativa, avrebbe potuto essere applicato anche ai lavori avviati dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo, il 19 aprile 2016, a condizione che le somme destinate agli incentivi fossero già accantonate e riferite a opere bandite durante la vigenza della normativa (Deliberazione n. 227/2024 Corte dei Conti Lombardia).

Tags: Corte dei Conti, Incentivi funzioni tecniche, retroattività

22 Novembre 2024

La Corte dei Conti ha fornito delucidazioni in merito alla capacità assunzionale e ai limiti di spesa per il personale negli enti locali, con un focus sugli artt. 4 e 5 del Decreto Ministeriale del 17 marzo 2020 e sull’art. 3, comma 5, del Decreto Legge n. 90/2014. Ha chiarito che, per gli enti che rispettano il valore soglia di cui all’art. 4 del D.M. 17 marzo 2020, nella determinazione della percentuale incrementale di spesa consentita ai sensi dell’art. 5 dello stesso decreto, non possono essere esclusi gli aumenti derivanti da sopravvenute disposizioni normative relative all’indennità di vacanza contrattuale, erogata al personale dipendente. Tale interpretazione conferma un approccio onnicomprensivo nella definizione della spesa complessiva per il personale (Deliberazione n. 19/2024 Corte dei Conti sezione delle autonomie).

Tags: Assunzioni, Corte dei Conti, Indennità di vacanza contrattuale

I commercialisti della pubblica amministrazione